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Nuovo Olimpo

2023
REGIA:
Ferzan Özpetek
CAST:
Damiano Gavino (Enea Monti)
Andrea Di Luigi (Pietro Ghirardi)
Greta Scarano (Giulia)

Il nostro giudizio

Nuovo Olimpo è un film del 2023, diretto da Ferzan Özpetek.

Enea e Pietro, dopo un fugace ma intenso scambio di sguardi avvenuto su un set romano in cui Enea, giovane aspirante regista, sta lavorando, si incontrano durante una proiezione cinematografica al cinema Nuovo Olimpo, ma il destino li separa. Continuano a mancarsi, a non incontrarsi nonostante siano più di una volta molto vicini, finché non si incontrano davvero decenni dopo. Nuovo Olimpo è un film d’amore piacevolmente affascinante e apparantemente scadente, anche se in sostanza non lo è affatto. Il padre greco degli dei Zeus è noto per le sue scappatelle sessuali: ha quindi senso intitolare un cinema a Roma con il nome del luogo in cui vivono gli dei. Nel “Nuovo Olimpo” la vita è eccitante come nella mitologia greca: il cinema proietta vecchi film e retrospettive in bianco e nero, uno fra tutti Nella città l’inferno con la Magnani e la Masina protagoniste. Ma i visitatori, prevalentemente uomini, sono ancora più interessati al corridoio davanti ai servizi igienici, dove fumano, si conoscono, si scambiano sguardi e poi, molto spesso, scompaiono insieme nei bagni per vivere appassionate avventure erotiche. Intorno a tutto ciò Roma, la capitale italiana negli anni ’70 ricostruita con sensibilità e gusto.

È così che si conoscono l’aspirante regista Enea e il timido studente di medicina Pietro: ma Pietro non cerca la sveltina, vuole parlare nei corridoi, andare al ristorante, conoscersi. Per Enea questo lo rende ancora più interessante. Inizia una relazione breve, intensa, appassionata, che è anche girata in modo molto sensuale: il modo in cui i due si nutrono a vicenda della marmellata attira davvero l’attenzione, erotico e mai banale o squallido. Il regista Ferzan Özpetek ha realizzato con Nuovo Olimpo il suo primo film Netflix. Dal punto di vista tematico, tuttavia, rimane fedele a se stesso: Le fate Ignoranti (2001), Mine vaganti (2010) e La Dea della fortuna (2019) parlavano di relazioni omosessuali e dei problemi che potevano causare con i partner o le famiglie. Il regista di origine turca ha affrontato più volte anche la sessualità repressa. Nuovo Olimpo nasce soprattutto come un film sul caso e la fatalità: 18 anni dopo, l’ormai affermato regista Enea gira un film sulla sua mai dimenticata storia d’amore con Pietro, che vedendo il film al cinema decide di andare alla ricerca del suo ex amante nel locale che era stato teatro della nascita del loro amore, e che però adesso dedica interamente la sua programmazione al porno (solo la cassiera è rimasta la stessa, la meravigliosa Luisa Ranieri). Due successivi salti temporali, negli anni 1993 e 2015, vedranno ancora due clamorosi fallimenti nel tentativo da parte dei due di ritrovarsi. Enea e Pietro sono ormai due uomini realizzati professionalmente, con carriere e situazioni sentimentali rispettabili. Ed è solo una grande coincidenza che permetterà loro di incontrarsi dopo tanti anni, regalando così un finale davvero grande al film.

Ovviamente è tutto molto volutamente pseudo-banale, Özpetek strizza l’occhio ai B movie, alla commedia anni 70, ma non arriva mai al boccaccesco, al ridicolo o al prevedibile. Damiano Gavino nei panni di Enea e Andrea Di Luigi nei panni di Pietro sono (come tutti gli altri uomini di Özpetek) estremamente belli e molto muscolosi, ma irradiano un affetto reciproco autentico che trascende la bellezza e i decenni, senza sembrare troppo ingenuo o irrimediabilmente sognante. Ecco perché la domanda “E se?” non è mai veramente in primo piano. Molto più importante del timore di essersi persi qualcosa sembra essere la speranza di poter trascorrere nuovamente del tempo insieme. Nuovo Olimpo è girato davvero bene. Si nota, soprattutto nel primo terzo, quanta importanza il regista Özpetek e il suo cameraman Gian Filippo Corticelli attribuiscano alle immagini in controluce, a una luce delicata, ocra, che riflette i colori degli edifici romani. Le scene sono accompagnate da musica meravigliosamente appassionata (di nuovo: non scadente), che spazia dalla cantante israeliana Yasmin Levy a Charles Aznavour fino alla leggendaria Mina. Sotto questo aspetto, la qualità del film romantico si distingue dalla moltitudine di produzioni Netflix:  Nuovo Olimpo è un dramma per adulti sul potere del caso e dei cuori che non dimenticano.