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Non dormire nel bosco stanotte

2021
Titolo Originale:
W lesie dzis nie zasnie nikt
REGIA:
Bartosz M. Kowalski
CAST:
Julia Wieniawa-Narkiewicz (Zosia Wolska)
Michal Lupa (Julek Rosiejka)
Wiktoria Gasiewska (Aniela Turek)

Il nostro giudizio

Non dormire nel bosco stanotte è un film del 2020, diretto da Bartosz M. Kowalski.

Pubblicizzato come “il primo slasher polacco mai realizzato”, Non dormire nel bosco stanotte, del regista Bartosz M. Kowalski (distribuito su Netflix) è un film a dir poco terrificante, ma non nel modo in cui dovrebbe esserlo un film horror. Una cinquantina di ragazzi sono obbligati a trascorrere parte delle loro vacanze ad Adrenalina, un camp situato in mezzo alle foreste polacche, il cui obiettivo è quello di disintossicare i ragazzi dalla loro dipendenza da Internet e dalla tecnologia. Smartphone, tablet e pc vengono ritirati e i ragazzi vengono mandati a fare escursioni nei boschi a piccoli gruppi. Quello che non sanno è che nella foresta abitano due gemelli grossi, purulenti e, soprattutto, cannibali. Quello che sappiamo tutti è che sarà un massacro. Il film parte con delle ottime premesse, che gli permettono di liberarsi subito e definitivamente di una delle più grandi piaghe dell’horror contemporaneo, la reperibilità. Oggi è infatti impossibile affrontare una storia senza tenere conto della presenza di Internet e degli smartphone e delle infinite possibilità di comunicazione che questi elementi portano. In Non dormire nel bosco stanotte il discorso sulla tecnologia poteva essere molto interessante, ma si risolve subito per, purtroppo, non tornare più. Uno dei tanti elementi del film a essere utilizzati male.

La prima cosa che uno spettatore non alle prime armi si chiede, iniziando uno slasher nel 2020, è “che tipo di innovazione presenta?” oppure, dato che non tutti i film possono essere rivoluzionari, “come mi farà spaventare? Come mi sorprenderà? Che tipo di efferati omicidi ha intenzione di presentarmi?”. D’altra parte, per affrontare il genere dopo che Goddard lo ha dissezionato e ridicolizzato in Quella casa nel bosco bisogna essere incredibilmente ingegnosi o incredibilmente ingenui. Lo slasher in questione appartiene alla seconda categoria. I personaggi presentati rispettano gli stilemi classici: abbiamo il bulletto, l’immancabile sventola (che ci regalerà la sempre presente scena di topless), il ragazzo sensibile, il nerd e, ovviamente, la ragazza vergine con un passato pieno di traumi. Lo stereotipo è così ingombrante che si fa fatica a credere di non star guardando una parodia, e quando il ragazzo nerd avvertirà tutti riguardo la pericolosità della situazione, elencando le regole da non infrangere nei film horror, le elencherà male, con l’effetto di far storcere il naso al pubblico. Sarebbe stato utile, prima di scrivere la sceneggiatura, un rewatch di Scream.

Dopo l’assunto iniziale il film procede zoppicante, privo di senso e di coerenza interna. Gli omicidi sono complessivamente realizzati bene e divertenti, con l’intromissione tuttavia di alcuni effetti e scene che sembrano usciti direttamente da un film della Troma, senza però il divertissement che accompagnava le sue pellicole. I dialoghi sono abbastanza ridicoli, così come gli sviluppi dei personaggi, le poche volte che sono contemplati. Ciò che però dà il colpo di grazia alla pellicola è il flashback che ci racconta di come i due gemelli siano diventati brutti e cattivi (come se ci fosse bisogno di un motivo) e che ci mostra come l’origine di tutto stia in un meteorite (La notte dei morti viventi?) che ha al suo interno un liquido nero che sembra il simbionte di Spider man 3: questo si impossessa dei due gemelli ancora in tenera età, ma non dà loro superpoteri o altri cambiamenti alieni, solo… li rende brutti e cattivi, come si diceva. Come se non bastasse, questo viene raccontato da un personaggio che non era presente e non ha mai avuto modo di sapere cosa accadde quel giorno. Non servono altre parole per descrivere “il primo slasher polacco”: dopo la visione, il pubblico spererà che sia anche l’ultimo. Ma è qui che Non dormire nel bosco stanotte regala il primo sincero e profondo momento di terrore: nel momento in cui questa recensione viene scritta, su Netflix è già uscito Non dormire nel bosco stanotte 2.