Featured Image

Animali notturni

2016
Titolo Originale:
Animali notturni
REGIA:
Tom Ford
CAST:
Jake Gyllenhaal
Amy Adams
Aaron Taylor-Johnson

Il nostro giudizio

Animali notturni è un film del 2016, diretto da Tom Ford

Susan è una gallerista d’arte di grande successo. Sposata infelicemente, inserita nella mondanità dei cafonal californiani, mantiene comunque una sua sobrietà stilistica e personale. A 19 anni di distanza dall’ultimo contatto con l’ex marito Edward, ne riceve un pacco contenente la bozza del suo primo romanzo Nocturnal Animals dedicato a lei e una lettera: Edward sarà a Los Angeles la settimana successiva. La lettura del libro, alternato al presente di Susan e ai flashback della sua vita precedente, costruiscono l’attesa per un confronto tra i due… A 7 anni dal suo primo film, lo stilista e icona dello stile Tom Ford ritorna dietro la macchina da presa per adattare il romanzo Tony e Susan di Austin Wright. Se A single Man rappresentava un cinema estetizzante e vicino alla propria storia personale, Animali notturni va alla ricerca del grande noir. Si rifà alle atmosfere hitchcockiane, richiama echi di surrealismo lynchano, suggerisce dualismi alla Fincher, indirizzandosi su territori contemporanei e personalissimi. Trasformando la protagonista del romanzo da insegnate a gallerista, trasla la storia in un mondo a lui vicino (e probabilmente detestato), permettendogli di creare un incipit tra i più riusciti degli ultimi anni.

Vecchie obese dai corpi esuberanti, con cappelli da majorette ballano nude, sventolando al ralenti bandierine o stelline scintillanti. È l’America, terra dell’abbondanza, ossessionata dall’immagine e resa miope da un ideale di bellezza ormai impossibile. Queste donne tracotanti, si scoprirà al termine dei titoli di testa, sono parte di un’installazione artistica. Ma sono anche una dichiarazione di intenti: tutto quello che stiamo per vedere è rappresentazione, metafora, simbolo. E così la storia di Susan – un’affascinante Amy Adams – sarà rappresentata su diversi piani, sia temporali, ma anche “multimediale”, dalle opere d’arte della sua galleria (quella scritta Revenge in un quadro che si è dimenticata di aver acquistato, dice molto sul genere del film), alle pagine del libro. L’ex marito Edward nel romanzo mette in scena una storia violenta, ambientata nel profondo Texas (scelto dal regista per rendere credibile l’assenza di campo dei cellulari). Il noir dell’ambientazione losangelina,  resa magistrale dalle musiche alla Vertigo, diventa un fear movie di inseguimento – magistrale il capo teppista Aaron Taylor-Johnson -, fuga e violenza, con indagine conseguente. Animali notturni: animali notturni umani che cacciano altri uomini.

Ma il libro è anche la chiusura di un conto, un modo, a 19 anni di distanza, di mettere la parola fine a un trauma subito. «Gli ho fatto una cosa terribile», dice Susan. Ed Edward – un tormentato Jake Gyllenhaal – dopo 19 anni forse ha chiuso il conto, trasformando quel trauma in una parabola da interpretare. Susan è il suo animale notturno, ma Edward, alias Tony nel romanzo, per ucciderlo ha bisogno del sostegno di un poliziotto – il solito straordinario Michael Shannon. Intanto il mondo intorno sta lì, nella sua decadente mediocrità e viene osservato da finestre, quadri, pagine, schermi. Un mondo dove non si deve sbagliare, non si insegna a chi non ha esperienza, non si accettano i propri lineamenti, si indossano costumi barocchi, si seguono i percorsi dei propri genitori. Susan invece nel finale si spoglia, toglie accessori, fede nuziale e make up in attesa di un confronto che (forse) non arriverà mai. E sebbene il trauma subito da Edward è la soluta trasposizione del peccato originale della donna (che palle!), Animali notturni è un noir contemporaneo riuscito: estetico, ipnotico, ambiguo, affascinante ma anche costruito e mai incisivamente perturbante.