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Monterossi

2022
REGIA:
Roan Johnson
CAST:
Fabrizio Bentivoglio (Carlo Monterossi)
Diego Ribon (Tarcisio Ghezzi)
Donatella Finocchiaro (Lucia)

Il nostro giudizio

Monterossi è una serie tv del 2022, diretta da Roan Johnson.

Tratta dai romanzi di Alessandro Robecchi Questa non è una canzone d’amore e Di rabbia e di vento, Monterossi è una serie tv tra il thriller e il poliziesco, che prende il via dall’inspiegabile tentativo di omicidio del protagonista, Carlo Monterossi (Fabrizio Bentivoglio), autore televisivo di grande successo. È una serie piena di mistero e intrecci di eventi, non mancano scene violente intrise di sangue, ma l’atmosfera che prevale è quella di una Milano sempre piacevole, nonostante i drammi e gli intrighi che si nascondono dietro ogni portone. La fiction spicca in particolare proprio per il suo protagonista che risulta un personaggio carismatico al punto giusto e dalle molte sfaccettature. In Monterossi non c’è solo thriller, ma un contesto complesso fatto di criminali in conflitto e della legge che dà loro la caccia, ma anche del mondo della televisione leggera, della Milano dei locali di tendenza, un mondo abitato spesso da giovani alla ricerca di una grande occasione.

Il protagonista si colloca tra due poli, trovandosi ben due volte, per caso o forse no, coinvolto in indagini alle quali cerca di contribuire in maniera non sempre ortodossa ma con un mix di impegno e leggerezza che lo rendono simpatico anche alla commissario Tarciso Ghezzi (Diego Ribon), che spesso chiude un occhio anche quando Monterossi supera i limiti consentiti a un non addetto ai lavori. Con un piede nel mondo della tv e con l’altro legato alle forze di polizia, l’affascinante autore si barcamena in una realtà spesso diversa da quella che immagina, alla ricerca di chi ha tentato di ucciderlo o coinvolgerlo in eventi criminali. E una certa inquietudine sentimentale, con l’ombra di una ex mai dimenticata che a un certo punto riappare, viene in qualche modo mitigata proprio attraverso questo nuovo ruolo di investigatore che Monterossi si è creato. Tuttavia la serie non si struttura come un poliziesco classico: dopo un prima puntata e una bella sequenza di episodi,  vira verso il poliziesco generalista, proprio come la tv di cui il protagonista è autore insoddisfatto. Gli episodi, ben scritti e coinvolgenti, non si riducono quindi ad un semplice racconto di investigazioni, ma delineano un contesto sociale stratificato e intrigante; peccato però per certe ingenuità che talvolta costellano la trama rendendola prevedibile e alquanto buonista.

Monterossi/Bentivoglio è il centro focale dell’intera serie, il motore che garantisce una marcia in più. Un personaggio stratificato ma chiaro, che vive di nostalgia, qualche senso di colpa ma soprattutto di sentimenti. Inizialmente viene mostrato come un uomo di successo, ricco, colto, affascinante, ma ben presto dimostra di avere tanta anima. Sarà l’incontro, durante le indagini, con una ragazza vittima di una relazione tossica a fargli fare un passo avanti come autore televisivo, introducendo nel programma spazzatura per cui scrive (brava Carla Signoris nel ruolo della presentatrice alla ricerca dello scoop ) elementi di sincero realismo. Nel complesso ci troviamo davanti a un prodotto di qualità recitato da un buon cast (abbiamo anche Tommaso Ragno nel ruolo del commissario rivale), che forse un po’ tradisce certe aspettative ma che pur peccando talvolta di semplicioneria riesce ad offrire uno spettacolo gradevole e ben equilibrato.