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Mermaid Down

2019
Titolo Originale:
Mermaid Down
REGIA:
Jeffrey Grellman
CAST:
Alexandra Bokova (la Sirena)
Drew Moore (Lawrence)
Burt Culver (Dr. Breyer)

Il nostro giudizio

Mermaid Down è un film del 2019, diretto da Jeffrey Grellman.

Ci sono film fatti di grandi idee e pochi mezzi. Altri, invece, alla stitichezza di trama contrappongono una gran bella confezione. Ma quando forma e sostanza scarseggiano in un sol colpo come l’uva e le castagne ad agosto, beh, allora ci si trova dinnanzi ad un gran bel problema. Lo stesso problemuccio che, di riffa o di raffa, anche Mermaid Down si trova a dover affrontare. Intendiamoci subito: non che da Jeffrey Grellman ci si potesse aspettare qualcosa di così particolarmente eclatante. Soltanto, dopo l’interessante e a suo modo intrigante avventura action-horror di Whiskey Blues, le aspettative erano tarate su ben altri livelli. Ma come spesso accade con i numerosi enfants prodiges della celluloide al loro secondo scalino, il capitombolo è in agguato dietro l’angolo, pronto a rigettarli dal baratro del nulla cosmico dal quale si sono faticosamente issati. Non sarà forse un vero e proprio capitombolo quello di Jeffry bello, ma una sonora batosta sull’osso sacro sicuramente sì. Un pessimo passo falso coltivato e portato a maturazione all’ombra di un racconto tanto (letteralmente) incredibile quanto poveramente messo in scena, un prodotto pesantemente pervaso dall’asfissiante puzzo della semi amatorialità che tanto vorrebbe ma che davvero poco alla fine può.

E dire che l’idea alla base di Mermaid Down – seppur nel complesso un bel po’ bislacca fin dal principio – poteva in realtà rivelarsi una potenziale carta vincente, proponendoci la figura di una bella sirenetta (Alexandra Bokova) ripescata dalle fresche e materne acque da due pescatori senza scrupoli, desiderosi di impossessarsi della di lei codina per ottenere una qualche esoterica fortuna. Salvata in extremis dal Dr. Beyer (Burt Culver) e condotta in una decisamente equivoca clinica psichiatrica per giovani ragazze dalle rotelle abbondantemente fuori fase, la povera e azzoppata Ariel si troverà in una difficilissima situazione, cercando di convincere le proprie compagne circa la sua reale natura e, nel frattempo, stringendo amicizia con un’entità fantasmatica non meglio identificata, l’unica forse in grado di mettere in guardia le incaute ospiti della Casa de Matti dai diabolici piani occulti del personale sanitario.Messa giù in questi termini Mermaid Down potrebbe benissimo somigliare a una qualunque sbroccata surrealistico-visionaria targata Lynch. Peccato che il buon Grellman non possegga nemmeno l’unghia del piede registico sinistro del Maestro Trascendentale, rivelandosi niente più che un tipetto parecchio mattacchione con una gran voglia di buttarla di fuori avendo a disposizione solo scotch, sputo e qualche brandello di cartapesta avanzato da carnevale.

Come se non bastasse, poi, la bislacca sceneggiatura scribacchiata in fretta e furia con Kelly Lauren Baker appare niente più che un bizzarro collage dadaista realizzato con i pezzetti di scarto di Lei – La creatura, Lady in the Water, Ragazze interrotte e uno scampolo preso a casaccio da La spina del diavolo, il tutto rattoppato insieme alla bell’e meglio senza troppa classe né convinzione.  Tralasciando per un attimo l’evidente sciatteria diffusa – tutto sommato passabile nel caso ipotetico di un prodottino di serie C con tanto cuore e pochi baiocchi –, il vero problema di fondo rimane qui la totale schizofrenia narrativa, con spunti e situazioni gettati nel calderone e lasciati a marcire senza trovare una vera e propria maturazione, rendendo il procedere della visione un’esperienza tanto onirica quanto sfiancante. Parlare di donne con la coda di pesce è già di per se un azzardo, ma se di mezzo ci si buttano anche ectoplasmi e cliniche dell’orrore, beh, allora non resta che fissare fin da subito la data del proprio harakiri. Ovvio, a meno di non chiamarsi Lucky McKee e di non aver tra le mani qualcosa come The Woman. Ma, ovviamente, non è questo il caso del nostro caro Grellman e del suo strampalato Mermaid Down.