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Marianne

2019
Titolo Originale:
Marianne
REGIA:
Samuel Bodin
CAST:
Du Bois (Emma Larsimon)
Lucy Boujenah (Camille)
Tiphaine Daviot (Aurore)

Il nostro giudizio

Marianne è una serie tv del 2019, creata da Samuel Bodin.

Il genere horror continua ad essere esplorato in ogni suo angolo più remoto, tanto al cinema quanto in tv. Questo lo si nota dalla produzione degli ultimi vent’anni, costellata da sempre più remake, reboot e riadattamenti che affollano le sale (da Non aprite quella porta a Venerdì 13, passando per Le colline hanno gli occhi, Nightmare, fino ai più recenti It e Suspiria) e sempre meno prodotti originali. La tensione, poi, è difficile da creare e mantenere per almeno 90 minuti in sala, per cui cosa accade quando questa va pensata per una serie di 8 episodi? Marianne riesce in questa piccola impresa, pur con i suoi più che evidenti limiti e difetti, regalandoci un livello di tensione e ansia notevoli per il prodotto.

La serie, nel suo script, è semplice, senza grandi pretese, puntando tutto sulla paura, con qualche jumpscare. Protagonista è Emma Larsimon (Victoire Du Bois), scrittrice horror di successo che ha creato il personaggio di Lizzie Lark, che nei suoi romanzi si scontra con la strega Marianne. L’ispirazione per i suoi racconti è nata da alcuni sogni avuti da adolescente che Emma è riuscita a lasciarsi alle spalle proprio grazie alla scrittura. Questo fino a quando nella sua vita torna una vecchia amica, Caroline, che le racconta di quanto la madre sia influenzata dai suoi libri. La donna si dice convinta di essere proprio Marianne, la strega. Emma parte alla volta di Elden, sua cittadina natale, per parlare con la sedicente fattucchiera. Lì ritroverà la propria famiglia, gli amici, ma soprattutto una minaccia che credeva di aver lasciato alle spalle. Senza essere troppo originale, Marianne riesce a difendersi con elementi interessanti che puntano a coinvolgere lo spettatore e senza, come detto poc’anzi, disperdere la tensione nei tempi dilatati delle otto puntate.

Anzi, la serie permette di non ridurre all’osso gli spunti riusciti, e va ad approfondire la psicologia della protagonista, che torna a casa per affrontare i fantasmi del passato, iniziando una storia di indagine personale assieme a una lotta contro un male oscuro e supremo. Ogni minuto sembra essere carico di minacce e la minaccia della strega si rivela più che adatta allo show, invincibile e onnipresente, quasi come in The Blair Witch Project, anche se qui la strega in questione arriva a mostrarsi, visibile e reale, arrivando a un inevitabile scontro con la protagonista. Le ingenuità tuttavia non mancano, con gli elementi drammatici che si perdono in quelli comici, e alcuni personaggi poco approfonditi. Tutto sommato Marianne si mostra come un prodotto senza troppe pretese; nulla di particolarmente nuovo od originale, ma una serie più che godibile da gustarsi sul divano in queste notti autunnali.