Maleficent è un film del 2014, diretto da Robert Stromberg.

C’era una volta un costruttore di disegni in movimento capace di far sognare l’intero reame.  Le sue favole animate erano capaci di regalare sorrisi e ispirazione a tutti i fanciulli e ai loro genitori. Il suo dono speciale consisteva nell’instillare gocce di magia nella vita quotidiana dei sudditi del regno.

Ma un giorno, il costruttore iniziò ad abusare del suo potere, cercando di spingere i propri sudditi ad avere bisogno di quella magia, anche alleandosi con fabbricanti senza scrupoli. Altri costruttori di disegni in movimento, allora, iniziarono a portare ai sudditi nuove storie e nuove magie, magari rivisitando le favole raccontate in precedenza, ormai sorpassate dai tempi. Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Peter Pan cambiarono per sempre, ma il grande costruttore non accennava a perdere il suo trono, tanto da decidere di ribadire la propria supremazia attraverso una grande prova: sfidare i pretendenti al trono al loro stesso gioco, regalando nuova profondità a Malefica, una delle più grandi cattive mai raccontate.

I migliori consiglieri si misero al lavoro: da una parte chi voleva sfruttare l’occasione per parlare alle bambine a proposito dell’importanza della solidarietà femminile, dall’altra chi preferiva andare sul sicuro con effetti speciali. Il costruttore scelse di non scegliere e di mischiare buoni propositi e spettacolarità. Un’ottima scelta sulla carta, ma difficile da realizzare. E così Maleficent, la storia della gentile fata Malefica, che a causa di un cuore spezzato si trasforma in vendicatrice furia della natura, ha potuto godere del carisma della regina Angelina, di un pizzico di femminile profondità e di abbondanza di umorismo d’accatto, maschi cattivi, draghi vincibili e un 3D tra i peggiori mai visti nel reame. E vissero tutti più ricchi e contenti.