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Les Revenants – Stagione 2

2015
Titolo Originale:
Les Revenants
CAST:
Anne Consigny (Claire)
Clotilde Hesme (Adèle)
Céline Sallette (Julie)

Il nostro giudizio

Les Revenants – Stagione 2 è una serie tv del 2015, ideata da Fabrice Gobert.

Lo spettacolo offerto da Les Revenants è raro e prezioso. In un periodo di egemonia seriale in cui Inghilterra e USA combattono per il primato a suon di capolavori, dalla Francia ecco apparire una serie davvero unica. In una fase storica in cui anche i paesi non proprio protagonisti della scena televisiva producono lavori eccelsi – in Italia basti pensare a Gomorra e Romanzo Criminale – la Francia piazza il suo fiore all’occhiello: Les Revenants, per l’appunto. Sono anni ormai che si esaltano le opere cinematografiche della Nouvelle Vague dell’orrore e il primo embrione della serie è  proprio l’omonimo film del 2004 diretto da Robin Campillo. Ma nella mente dello sceneggiatore Fabrice Gobert ronza qualcosa di più complesso e Les Revenants dopo quasi dieci anni (26 novembre 2012) esordisce su Canal +. Nel giro di poche scene si è già immersi nell’atmosfera. Un ambientazione cupa e fredda ma suggestiva, affascinante, misteriosa, dove sai che qualcosa è celato nel buio e a breve verrà fuori. Finalmente una visione di classe ed elaborata, un lavoro di messa in scena notevole supportato dalla colonna sonora dei Mogwai, storica band post-rock scozzese che con le sue chitarre e accordi di pianoforte ci trascina a picco nel mondo di Les Revenants. Cosa sta succedendo in questo piccolo paese sperduto tra le montagne francesi, racchiuso tra un lago e la sua diga? Semplice: i morti ritornano in vita. Come vi comportereste con chi ha fatto un viaggio dall’altra parte ed ora è tornato? È proprio lui, o un fantasma che gli assomiglia? Con un lavoro di sceneggiatura affilato i misteri della serie si intrecciano nelle profonde trame drammatiche, creando un legame indissolubile con lo spettatore. Non ci si potrà più staccare dalle vicende dei “ritornati”: Camille – adolescente morta nell’incidente del suo autobus scolastico – il bel Simon – deceduto il giorno prima delle nozze (scoprirete poi come) – torna dalla donna che ama (incinta …), e un inquietante e silente bambino di nome Victor, che appare  alla triste infermiera Julie, tormentata da un evento terribile impossibile da dimenticare.

Visto il successo e l’accoglienza Les Revenants ha ricevuto in breve tempo l’appellativo già toccato ad altri di “Nuova Twin Peaks.” Ovviamente dei legami ci sono – l’ambientazione, i misteri nel bosco – però la serie è molto di più rispetto ai soliti paragoni e richiami. Fortunatamente. Se in Twin Peaks il genio di Lynch parte dal classico ritrovamento di cadavere per poi scatenare i suoi demoni visivi, in Les Revenants si ha l’impressione che la cosa importante non sia tanto il risolvere i misteri ma se e come riusciranno a fare pace con il proprio destino tutti i protagonisti. Tre anni lunghissimi abbiamo dovuto aspettare per i nuovi episodi, andati in onda dal 28 settembre in Francia e dal 19 ottobre 2015 in Italia su Sky Cinema Atlantics. E forse gli sceneggiatori potevano farli fruttare un po’ di più. La struttura è la stessa: otto episodi, ognuno con il nome di un “ritornato” e la scena inizia sei mesi dopo i fatti del precedente finale. La seconda stagione è ancora ad alti livelli ma palese qualche falla, soprattutto per l’esclusione abbastanza immotivata di alcuni personaggi e il modo un po’ facile su cui sorvola su certi aspetti rimasti oscuri.  Nonostante non abbia più dalla sua la spiazzante idea iniziale e gli annessi effetti sorpresa, Les Revenants – Stagione 2, comunque, cresce poco a poco sfociando in un finale che definire capolavoro sarebbe riduttivo.

Les Revenants – Stagione 2 ha un pregio che hanno pochissimi lavori seriali: è fedele alla sua concezione e non ha compromessi. È una serie lontana dal facile intrattenimento imperante e racconta con un linguaggio unicociò di cui vuole parlare, condendosi lunghe pause, immagini e dialoghi che in seguito diventano i momenti più belli della produzione. In una serie dove tutto è perfetto, non può che brillare un cast dove ogni membro è una parte encomiabile. Ogni singolo attore regala un’interpretazione indimenticabile, su tutti il grande Frederic Pierrot nel ruolo di Jerome, padre di Camille e l’amabile Celine Sallette nel ruolo della tormentata Julie, anche se il vero “mostro” è Swann Nambotin che interpreta il piccolo ma agghiacciante Victor.