Featured Image

Le manoir

2017
Titolo Originale:
Le manoir
REGIA:
Tony Datis
CAST:
Natoo (Nadine)
Kemar (Marc Jarousseau)
Mister V (Djamal)

Il nostro giudizio

Le manoir è un film del 2017, diretto da Tony T. Datis

Le manoir, co-produzione belga/francese, è il lungometraggio d’esordio di Tony T. Datis. Datis ha guadagnato la ribalta girando videoclip per Skrillex – il top resta il suo pezzo in Spring Breakers – e Katy Perry, per poi proseguire con il cortometraggio Zéro. Ma sono proprio i suoi acclamati videoclip ad averlo qualificato come regista per Le manoir. Il film riunisce, come attori, i più cliccati YouTuber di Francia – che interpretano più o meno se stessi –, e li manda come protagonisti in una bella ma inquietante villa padronale ove festeggiare San Silvestro. Purtroppo per loro, la villa nasconde oscuri segreti e non tutti ce la faranno a uscirne vivi. L’intento è quello di farci “morire dal ridere” e il film va inteso come una scommessa, per dimostrare che i ragazzi di YouTube sono in grado di tenere in piedi un’opera per 90 minuti. Per la prima mezzora se la cavano abbastanza bene – dobbiamo riconoscergli un certo talento nelle battute e la capacità di non prendersi troppo sul serio –, ma con il passare del tempo si perde interesse per i loro personaggi. Che sono tutti ruoli-cliché: il ragazzo timido ma amabile, la bionda che non sa contare fino a tre, il fuma-erba, il wannabe rapper eccetera.

dentro 1

Quando la ruota gira e Le manoir chiede i suoi sacrifici sanguinosi, facendo leva su alcuni omaggi agli slasher degli anni `90 come Scream e So cosa hai fatto, le cose vanno molto meglio. Il vero problema risiede in ciò che Datis vuole raccontarci. Le citazioni non sono così numerose da paragonare il film a uno Scary Movie, ma, con una trama troppo prevedibile e personaggi poco profondi, Le manoir non riesce neanche a reggersi del tutto sulle proprie gambe. Non tutto è da buttare. Ben curati sono gli effetti speciali, che offrono qualche discreto elemento gore. Peccato che, quando si arriva al finale grandguignolesco, si sia ormai perso ogni interesse per gli eventi. Dei componenti del cast ci sembra opportuno menzionare il bravo Vincent Tirel. La sua interpretazione dell’hipster barbuto che fuma l’impossibile 24 ore su 24, è sul pezzo: è divertente e persino simpatico nella stupidità del suo personaggio. Da segnalare anche un setting elaborato, con la villa in mezzo al bosco molto suggestiva e ben inquadrata dalla macchina da presa.

dentro 2

La location e l’incipit della storia ricordano il riuscito Deep in the Woods che però prendeva strade più serie. Con il suo divagare nella commedia slapstick, piuttosto, Le manoir ricorda qualche episodio di Scooby-Doo. Ed è proprio questa l’essenza del problema del film di Datis: non riesce a essere più di una catena di episodi, ciascuno di per sé funzionante e gustoso, ma spesso senza logica nella loro concatenazione. Se la scommessa era convertire il successo degli attori YouTube al cinema, purtroppo tocca dichiararla persa. Questo, però, non vuol dire che non si potrebbe passare 90 minuti con Le manoir e farsi scappare qualche risata. Poi, però, raccomandiamo una bella compagnia annaffiata di birra: YouTube non fa cinema, resta YouTube