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Las plantas

2015
Titolo Originale:
Las plantas
REGIA:
Roberto Doveris
CAST:
Violeta Castillo (Florencia)
Mauricio Vaca (Sebastián) Ernesto Meléndez
Ingrid Isensee (Mother)

Il nostro giudizio

Las plantas è un film del 2015, diretto da Roberto Doveris

Il titolo del film, Las plantas, è quello di un vecchio fumetto (l’ispirazione viene dal fumettista argentino Salvador Sanz) che la protagonista diciassettenne Flor (Violeta Castillo, molto brava) scopre nel ripostiglio, che narra di un mondo in cui le piante hanno preso possesso degli esseri umani. La storia la affascina e la turba. Intanto, le sue giornate passano alternando la cura del fratello, che vive in casa in stato vegetativo, le visite alla madre, ricoverata in ospedale, e gli incontri con un paio di compagni di scuola e con i ragazzi conosciuti in chat line. Las plantas è un film non facile, privo di una chiara collocazione di genere: se il racconto si esaurisce nell’osservazione delle giornate prive di eventi rilevanti della ragazza, alcuni elementi (la porta del ripostiglio, l’improvviso risveglio del fratello in un sogno) rimandano esplicitamente all’horror, mentre le scene frontali di masturbazione sconfinano nel porno. E, a un certo punto, entra in gioco anche l’animazione.

Las plantas – le cui tonalità depressive sono definite dall’argomento, dalla fotografia, dai dialoghi a bassa voce e dalle parentesi musicali, affidate a un rock lo-fi – sembra continuamente creare aspettative che vengono poi frustrate. C’è indubbiamente del talento nello sguardo del regista Roberto Doveris (che nel 2010, dopo essersi laureato, ha fondato la sua società di produzione, la Niña Niño Films, con cui ha prodotto oltre 30 videoclip, corti e video per ONG) per la capacità di dar voce all’interiorità della protagonista, di guardare il mondo a partire dal suo punto di vista, smarrito, confuso e interrogativo, e di lasciar percepire altro, al di là dei dati della realtà mostrati nell’inquadratura. Non sempre la sua regia mantiene una tensione che renda interessante l’attesa, creando a partire da questa una vera suspense. E talvolta il contrasto tra sottrarre e mostrare su cui costruisce il film è troppo programmatico. Ma riesce a creare alcune sequenze visivamente originali che danno vita a un’atmosfera inquietante.