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Laid to Rest

2009
Titolo Originale:
Laid to Rest
REGIA:
Robert Green Hall
CAST:
Bobbi Sue Luther (La ragazza/Principessa Gemstone)
Kevin Gage (Tucker Smith)
Sean Whalen (Steven)

Il nostro giudizio

Laid to Rest è un film del 2009, diretto da Robert Green Hall

Il classico maniaco mascherato – dietro le sembianze di un teschio in cromatura, da qui il nome di Chromeskull – e apparentemente indistruttibile, se la prende con una giovane donna sfuggita ai suoi sadici e mortali passatempi. Durante l’inseguimento alla vittima perduta, Chromeskull uccide chiunque capiti a tiro del suo terribile coltellaccio, finché, alfine, i sopravvissuti si ritrovano all’interno di un piccolo “drugstore” per il confronto conclusivo. Per quanto coerente possa apparire dalla breve sinossi, Laid to Rest è, in realtà, un affastellarsi di azioni e situazioni incoerenti che sembrano susseguirsi accidentalmente, come elementi inseriti di volta in volta nella sceneggiatura, mano a mano che venivano alla mente del suo autore. A un certo punto, la protagonista abbandona i suoi due compagni di sventura nella tana del folle assassino (un’impresa di pompe funebri), con l’unico intento di andare a comprare delle pile per la videocamera con cui il maniaco ama immortalare le proprie efferate prodezze, nella speranza di recuperare informazioni sulla sua identità, dopo che un violento colpo alla testa le ha provocato un’amnesia.

Piccola produzione indipendente – con la fortuna di una distribuzione di livello come quella garantita dalla Anchor Bay – Laid to Rest è il frutto della coppia composta da Bobbi Sue Luther, attrice e produttrice (The Boy, 2015 di Craig William Macneill), che interpreta l’anonima protagonista, e Robert Hall, esperto realizzatore di trucchi speciali (The Crazies / La città verrà distrutta all’alba, 2010 di Breck Eisner; Wer / La metamorfosi del male, 2013 di William Brent Bell, Terminator – The Sarah Connor Chronicles) che invece dirige e sceneggia, bilanciando alle manchevolezze narrative con un abbondante dose di effetti “splatter” di notevole efficacia, riportando il genere alle sue violente e sanguinose origini dopo anni di costante ammorbidimento. In un contesto di racconto così poco affinato le interpretazioni di un cast, pur di un certo livello, hanno la tendenza a essere altalenanti. Così, se la Luther sciorina una solida prova da “scream queen” a dispetto delle trovate non sempre accettabili a cui è costretta dallo “script”, piuttosto incostante appare quella di Kevin Gage (May) come co-protagonista, minata da alcune forzature; mentre alquanto incontrollato risulta Sean Whalen (che era già tra gli interpreti principali di La casa nera di Wes Creven nel 1991), al quale tocca in sorte un ruolo di rara stupidità e antipatia.

Nicholas Principe (che si sta ritagliando un certo “curriculum” in questo particolare ambito: The Summer of MassacreSeed 2Sinister Squad), come antagonista, mette in scena una notevole presenza fisica, non troppo distante dai migliori Jason Voorhees, che è anche – insieme alla valida fotografia di Scott Winig – uno dei pochi “bonus” di un film tendente al dozzinale, ma con un gusto per il particolare raccapricciante che fa piuttosto “retro” e nostalgico. In ogni caso, il risultato deve essere stato alquanto lusinghiero, visto che Hall ha girato anche un sequel (Chromeskull: Laid to Rest 2) nel 2011, e ne ha messo in cantiere un terzo (Laid to Rest 3: Conception), in pre-produzione, ma ancora senza una prevista data di uscita.