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La variabile umana

2013
Titolo Originale:
La variabile umana
REGIA:
Bruno Oliviero
CAST:
Silvio Orlando (Ispettore Monaco)
Alice Raffaelli (Linda Monaco)
Giuseppe Battiston (Levi)

Il nostro giudizio

La variabile umana è un film del 2013 diretto da Bruno Oliviero.

La moglie dell’imprenditore Mario Ulrich trova in casa il marito morto. Il caso viene affidato all’ispettore Monaco, costretto a tornare alle indagini dopo anni di reclusione volontaria a seguito della morte della sua compagna…

Cosa fa un napoletano dopo aver studiato antropologia? Si trasferisce a Milano e tenta di spiegare agli stessi milanesi come si viva nel frenetico capoluogo lombardo. Peccato che Bruno Oliviero, qui al suo esordio nella fiction dopo alcuni documentari “a tema”, stia all’italico settentrione come un partenopeo alla polenta, e la Milano che ne viene fuori è uno scenario astratto, privo di traffico, rumori, metropolitane affollate o immigrati agli angoli delle strade. Nemmeno l’omicidio di un imprenditore invischiato in un giro di prostituzione minorile (ogni riferimento è puramente casuale) non basta per risvegliare l’imbolsito commissario Monaco dal coma a cui il regista l’ha confinato; e così per metà del tempo assistiamo all’odissea mentale di un Silvio Orlando troppo impegnato a piagnucolare sulle ceneri della moglie defunta per prendersi cura della figlia ribelle (Alice Raffaelli, con un culo da far invidia a Bernini); ma quando le indagini scagionano la principale indiziata del caso (Sandra Ceccarelli, vedova della vittima), alcune curiose circostanze conducono il magic team della questura meneghina a investigare sulla vita privata del poliziotto. Non si potrebbe azzardare di più, tranne che l’assassino è proprio quello che nessuno riterrebbe tale perché troppo ovvio. Giuseppe Battiston sembra Giuliano Ferrara e Bruno Oliviero non ha mai visto Cosa avete fatto a Solange?