La Santa è un film del 2013 diretto da Cosimo Alemà.

Un film sorprendente e a tratti feroce. Una banda di balordi tenta un colpo in un paesino, sperando di darsela a gambe con la statua della patrona del paese. Non hanno fatto i conti con i paesani incazzati neri e con un altro paio di sorprese. Film che sembra discendere in linea diretta dal furto dell’angelo di Franco Fabrizi in I vitelloni, La Santa di Alemà è un noir ruspante oltre che un tosto action movie.

Come in un aggiornamento di alcuni temi di Ernesto De Martino, Alemà offre la sua versione dei redneck movie, rovescia tutti gli stereotipi rigaurdanti il buon selvaggio della provincia opposto al lestofante metropolitano, cita I guerrieri della notte, La settima donna e dimostra, ancora una volta, che c’è vita al di là dell’ombelicale narcisismo minimale che va tanto in voga fra i radical chic benpensanti. Per questo motivo gli si perdonano volentieri le poche ingenuità e qualche verbosità di troppo.