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La donna alla finestra

2021
Titolo Originale:
The Woman in the Window
REGIA:
Joe Wright
CAST:
Amy Adams (Anna Fox)
Gary Oldman (Alistair Russell)
Anthony Mackie (Ed Fox)

Il nostro giudizio

La donna alla finestra è un film del 2021 diretto da Joe Wright.

Anna Fox (Amy Adams) è una psicologa infantile affetta da agorafobia, trascorre le giornate bevendo, guardando vecchi film e spiando i vicini. Se ne sta chiusa in casa da quando un evento traumatico ha sconvolto la sua esistenza, da allora la donna passa giorno e notte seduta alla finestra, come una reclusa; con lei ci sono solo un gatto persiano e David (Wyatt Russell), l’inquilino che vive nel seminterrato. Le giornate scorrono lente, tra decine di pillole che Anna ingurgita, telefonate e visite del suo psichiatra, finché non arrivano i nuovi vicini, i Russell. Anna si apre un po’ alla realtà che la circonda, facendo amicizia con Jane Russell (Julianne Moore) e soprattutto suo figlio Ethan (Fred Hechinger), vittima del violento padre Alistair Russell (Gary Oldman). Amicizie che finiranno per cambiare radicalmente la sua vita, quando Anna assisterà al brutale omicidio di Jane, o meglio, quella che lei crede di aver conosciuto con quel nome.

Che Joe Wright (Espiazione, L’ora più buia) sia fissato per La finestra sul cortile, capolavoro di Alfred Hitchcock del 1954, con James Stewart e Grace Kelly, lo si capisce fin da subito. Se il film di Hitchcock traccia un parallelismo tra realtà soggettiva e voyeurismo cinematografico, dove attraverso la finestra/schermo spiamo esistenze immaginate più che immaginarie, La donna alla finestra si pone come una riflessione introspettiva sul dolore, che affossa, annienta e tiene separati. Non è escluso che il film soffra della paranoia generata dalla pandemia, e dalla reclusione forzata che ha tenuto tutti in casa, osservatori di un dramma, quello del virus, che ci ha visto per lo più spettatori passivi, persino dove la pandemia si è trascinata dietro affetti e perdite. Tratto dal bestseller internazionale di A.J, Finn, pubblicato in Italia da Mondadori, prodotto dalla 20 Century Fox e girato nel 2019, il film è stato poi acquisito dalla Disney assieme a tutto il catalogo Fox.

Rimesso a posto nel 2020 (a quanto pare il film così com’era non era piaciuto durante le visioni di prova), è stato poi venduto a Netflix, che lo ha rilasciato a Maggio 2021. Wright non inietta al suo thriller psicologico soltanto linfa hitchcockiana – dove a La Finestra ci aggiunge le vertigini de La donna che visse due volte e la morbosità di Psycho – ma si rifà in qualche modo a tutte quelle pellicole che hanno come protagoniste donne in preda a disturbi mentali, alle eroine in trappola di Un giorno di terrore e persino al giallo argentiano di L’uccello dalle piume di cristallo. Ci riesce davvero? Forse non del tutto, e il film sembra a un certo punto virare sulla crudeltà domestica di Funny Games, scostandosi bruscamente dai modelli classici ai quali fa riferimento, senza troppe sorprese. Gli omaggi meta-cinematografici seminati lungo il film, gli stessi film in bianco e nero che Anna guarda con gli occhi sgranati e che sprofondano nel suo sguardo annebbiato da droghe e alcol, non bastano a rendere La donna alla finestra un film memorabile, ma il film di Wright riesce dignitosamente a tenere alta la tensione, grazie soprattutto al suo impatto visivo e al claustrofobico delirio della protagonista.