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La cattiva novella

2021
REGIA:
Fulvio Risuleo

Il nostro giudizio

La cattiva novella è un cortometraggio del 2021 diretto da Fulvio Risuleo.

È interessante notare come questo riuscito e curioso cortometraggio di Fulvio Risuleo, unico titolo italiano in Concorso nella sezione Cortometraggi del 39° Torino Film Festival condivida un elemento non indifferente con uno dei film probabilmente più bizzarri e provocatori della stagione cinematografica 2021, quale è Benedetta di Paul Verhoeven. Infatti sia La cattiva novella di Risuleo, sia Benedetta di Verhoeven mettono in scena una versione di Gesù particolarmente anomala, senza precedenti e per questo fortemente atipica: nella visione dei due registi, Gesù è donna. Benedetta si concentra sulla messa in scena di un Gesù in croce al quale viene poi tolto l’ultimo straccio che esibisce integralmente una vagina. Mentre La cattiva novella mostra ugualmente una nudità, concentrandosi però su di un seno esageratamente prosperoso e perciò ironico e grottesco. La cattiva novella o Trilogia di Mirkoeilcane gioca con diversi stili d’animazione, alternando una composizione elegante che ricorda il Wes Anderson de L’isola dei cani, ad una invece più abbozzata, infantile e tratteggiata, da disegno a mano libera.

Fenix Entertainment dopo aver distribuito alla Festa del Cinema di Roma un titolo importante e atteso come One Second di Zhang Yimou, consegna alla 39° edizione del Torino Film Festival un interessante prodotto ibrido tra videoclip e cinema d’animazione sperimentale e non tradizionale. È chiara fin da subito infatti l’intenzione di Risuleo d’esplorare una nuova modalità in formato animazione. Non a caso La cattiva novella riflette sul dentro e fuori, sul metaletterario e dunque sul pensiero nostalgico e drammatico espresso all’interno una lettera cartacea che dalle parole diviene fatto concreto, o forse frutto d’immaginazione. Tutto comincia dalle parole sembra suggerirci La Cattiva Novella. Proprio per questo l’anziano protagonista Giovanni, ormai in fin di vita decide di scrivere al suo caro amico Gesù nella speranza che possa prendersi cura in futuro e nell’immediato della famiglia e di ciò che di buono resta nel mondo. Il celebre cantautore romano conosciuto con lo pseudonimo Mirkoeilcane ci guida attraverso un viaggio malinconico ed efficace della durata di dodici minuti (o poco più) soffermandosi su tre diversi stili di racconto e dunque di registro e narrazione musicale che poggiano sulla struttura intelligentemente scritta e ideata da Risuleo che se comincia seria e drammatica, termina sull’ironia, o quantomeno sull’umorismo agrodolce che ricorda l’universo musicale di Francesco De Gregori e quello cinematografico del già citato Wes Anderson. La cattiva novella sorprende e diverte nel racconto scanzonato, seppur malinconico del ritorno di Gesù attraverso una narrazione che può non ricordare ai più il celebre brano Generale, facente parte dell’album De Gregori del 1978 che Mirkoeilcane e Fulvio Risuleo rileggono filtrandolo con il linguaggio moderno del videoclip e del cinema d’animazione sperimentale. Una vera sorpresa