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L’uomo d’acciaio

2013
Titolo Originale:
Man of Steel
REGIA:
Zack Snyder
CAST:
Henry Cavill (Clark Kent/Kal-EI/Superman)
Amy Adams (Lois Lane)
Russell Crowe (Jor-El)

Il nostro giudizio

L’uomo d’acciaio è un film del 2013, diretto da Zack Snyder.

Si erano fatte tante belle premesse con L’uomo d’acciaio: l’occasione di vedere in coppia Zack Snyder e Christopher Nolan, un cast di all-stars (Kevin Costner, Russel Crowe, Michael Shannon, la scommessa Henry Cavill col costume del protagonista), i proclami di rivisitazione del mito in chiave introspettiva e conflittuale.

Bene, nella prima ora del film queste aspettative sono state grossomodo rispettate, sebbene con una certa fatica: il prologo è science fiction magniloquente, poi vediamo il proto-superuomo in varie fasi di vita terrena (addirittura mozzo di bordo, lettore di Platone e bevitore di Budweiser), che spostano sì il target dello stereotipo, ma non in maniera così decisiva e personale come ci si sarebbe aspettato; Costner, Crowe e Shannon fanno il loro mestiere, oscurando saggiamente Cavill. Poi la pellicola si perde: prima l’intervento delle truppe governative, poi una storia d’amore tra Kent e Lois Lane (Amy Adams) melensa e senza impennate, e una caccia all’uomo che travalica con fini spazio-temporali, con duelli infiniti sempre oltre la soglia dei decibel consentiti. Chi parlerà di L’uomo d’acciaio come di una visione rivoluzionaria rispetto ai dogmi del brand lo farà per partigianeria dichiarata o affetto benevolo: non bastano le scaramucce adolescenziali di Cavill o le difficoltà nei primi voli per delineare la problematicità di un’icona.

Contrariamente a Batman, Superman era e rimane un eroe solare e “politico”, nonostante la tentata mistificazione fideistica dell’incarnazione del “megliodei due mondi” (Krypton e la Terra), la S come Speranza, l’Icaro Rivelatore. Se c’è un frangente veramente riuscito è invece la minaccia catodica di Shannon, interazione tra paure ataviche e fobie odierne. Per il resto il solito crash-boom-stomp che col suo incedere pachidermico tarpa qualsiasi velleità di volo verso il Nuovo e l’Inatteso.