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Kelly + Victor

2012
Titolo Originale:
Kelly + Victor
REGIA:
Kieran Evans
CAST:
Antonia Campbell-Hughes (Kelly)
Julian Morris (Victor)
William Ruane (Craig)

Il nostro giudizio

Kelly + Victor è un film del 2012, diretto da Kieran Evans.

La notte in cui Kelly, evanescente e misteriosa ragazza di Liverpool, mette le mani intorno al collo di Victor e comincia a stringere, l’orgasmo che ne risulta è incredibile. Un’esperienza che muta in ossessione, tanto è forte il suo potere catartico. Estasi come luce. In quella stretta incontrollata Victor sposta i confini della propria esistenza e si sente libero. Nel romanzo omonimo di Niall Griffiths (Feltrinelli Editore) da cui è tratto Kelly + Victor, Victor appare subito vulnerabile, eccitato, vivo.

Victor è uno dei personaggi più belli della letteratura inglese recente: un “enfant terrible” amorale e innocente, un personaggio contemporaneo ed eterno, una categoria dello spirito. Egli è portatore di quel romanticismo idealista attratto dall’ “oltre” spirituale e trascendente della morte. Kelly si presenta come la sua musa malata, “the sick rose” dagli occhi malinconici che la vita ha reso guasta. Il potere di Griffiths è quello di farci vivere la passione di Victor: sentiamo il desiderio irrazionale che lo consuma. Kelly + Victor di Evans invece ci illustra la parabola del loro sentimento distruttivo tenendoci però a distanza.

Il distacco da entomologo di Evans, troppo intento alla metafora, viene però vinto dalle performance attoriali dei due giovani, di un’intensità emozionale che ferisce. Victor si mette a nudo nella sua generosità spontanea: il sorriso aperto, l’innocenza, il bisogno di carezzare e proteggere, lo sguardo sognante di chi già immagina i prossimi appuntamenti. Kelly invece è poco più di un’ombra: magrissima, assorta in chissà quale dialogo con la morte, ripresa quasi sempre di spalle; è il ritratto di un abisso da cui Victor si lascia risucchiare e distruggere, non prima però di aver colto bagliori della fragilità straziante della ragazza.