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John and the Hole

2021
Titolo Originale:
John and the Hole
REGIA:
Pascual Sisto
CAST:
Michael C. Hall
Charlie Shotwel
Taissa Farmiga

Il nostro giudizio

John and the Hole è un film del 2021 scritto dal Premio Oscar Nicolás Giacobone e diretto da Pascual Sisto.

Al suo debutto nel lungometraggio il regista spagnolo Pascual Sisto sceglie una strada decisamente ambiziosa. John and the Hole, infatti, non è un film facilmente ascrivibile in un genere e in uno soltanto. È un thriller, ma sotto certi aspetti anche un horror e una storia di formazione, insomma ha dalla sua varie sfumature narrative e stilistiche che lo rendono molto particolare e con influenze d’autore. Molti critici ne hanno dato una definizione accattivante ovvero un “Mamma ho perso l’aereo con sprazzi di Lanthimos e Haneke”. Ma è davvero così o nel cercare di definirlo a tutti i costi si è andato un po’ oltre? Il film racconta la storia di John, un ragazzino benestante che vive con i genitori Brad e Anna e la sorella maggiore Laurie. John sin da subito mostra d’essere un adolescente atipico. Sta sulle sue e ha tutta l’aria d’essere anaffettivo. In nessuna situazione mostra un minimo d’emozione, né a scuola né a casa con la sua famiglia che, comunque, non manca di dimostrargli attenzione e premure. Apparentemente senza nessun motivo o spiegazione, una notte John droga i suoi genitori e la sorella e li rinchiude dentro un bunker scoperto nel bosco in una delle sue gite in solitaria. Un gesto incomprensibile per la famiglia che, inizialmente, crede d’essere stata rapita da qualcuno di misterioso.

Così John inizia la sua nuova vita da “adulto”, indipendente e responsabile di sé stesso, mentre i suoi parenti restano confinati per giorni dentro il buco. John and the Hole è un film volutamente incompleto per volere del suo regista e dello sceneggiatore Premio Oscar per Birdman Nicolás Giacobone. Alla fine avrete più domande che risposte, ma questo è un pregio e sicuramente lo innalza rispetto a tanti prodotti di genere degli ultimi anni. John è un personaggio molto particolare a cui è difficile affezionarsi come è altrettanto difficile provare empatia verso le sue azioni e comportamenti. La domanda che ci poniamo sin dall’inizio e che funge da motore per tutto il film riguarda il perché questo strano ragazzino abbia agito in questo modo. Non avremo mai una risposta chiara ed esplicita, Sisto e Giacobone hanno preferito che fossimo noi spettatori a riempire i vuoti narrativi con una nostra personale interpretazione. John vuole vivere da adulto, fare le cose da adulto e sentirsi grande al di là delle imposizioni derivate dalla sua giovane età.

Banalmente, il suo gesto agli occhi di molti può essere additato come malvagio, crudele, ma John è lontano dall’essere definito così, motivo per il quale sarebbe incoerente aspettarsi un finale shock dai risvolti horror nel senso visivo del termine. L’orrore di John and the Hole è tranquillo, mette in imbarazzo, ma allo stesso tempo risulta utile per l’intera famiglia che dopo l’esperienza vissuta è cambiata. La stessa scena -la consumazione del pasto attorno alla tavola- cambia. L’inizio mostra una famiglia come tante altre, mentre sul finale è palpabile nell’aria che qualcosa tra loro non va. Eppure, nonostante ciò, tornano alla loro vita di tutti i giorni o almeno così sembra. Il film di Sisto richiede che il nostro cervello sia attivo, non passivo. Lasciarsi incantare dalla cura fotografica e dalla padronanza registica dell’autore potrebbe distogliere l’attenzione dall’impegno richiesto per comprendere l’intento per cui è nato. La storia mantiene alta la suspense e il mistero anche grazie alla presenza di due personaggi all’apparenza casuali, ma sul loro ruolo c’è molto da riflettere. Un esordio alla regia promettente, non c’è che dire.