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Il tuo sepolcro…la nostra alcova

2020
REGIA:
Mattia De Pascali
CAST:
Lorenzo Lepori (Aristodemo)
Benedetta Rossi (Persefone)
Pio Bisanti (Maniaco)

Il nostro giudizio

Il tuo sepolcro…la nostra alcova – Beyond The Omega è un film del 2020, diretto da Mattia De Pascali.

Per fare un film servono innanzitutto tecnica, idee e attori, altrimenti non si va da nessuna parte: Mattia De Pascali, giovane regista salentino, dimostra di possedere tutti e tre questi elementi, già in McBetter e ancora di più nel suo nuovo film, Il tuo sepolcro…la nostra alcova (o Beyond the Omega, come recita il sottotitolo, che era poi il primo titolo ideato). Un horror fra i più estremi visti in Italia negli ultimi anni (ma mai gratuito) che si nutre di sesso, violenza e necrofilia, e non lascia niente all’immaginazione. Produce e interpreta un nome noto dell’indie italiano, Lorenzo Lepori, che – spiega Davide Pulici – inserisce anche le sue idee in fase di sceneggiatura, rendendo il film ancora più crudele e perverso. L’opera, fin dal titolo, vuole essere un omaggio a Buio Omega di Joe D’Amato, un classico dell’horror italiano più viscerale, ma richiama anche la filmografia di Jörg Buttgereit (i due Nekromantik in particolare), omaggia gli horror-sexy anni Settanta tanto cari a Lepori (che ha diretto in proposito l’ottimo Catacomba) ed è una perturbante discesa negli abissi della follia umana. Scritto dallo stesso De Pascali, Beyond the Omega ha come protagonista il giovane Aristodemo (Lorenzo Lepori), la cui fidanzata Iris è stata uccisa da un maniaco. Per sfogare il desiderio sessuale decide di comprare una bambola gonfiabile a dimensione reale, chiamata Persefone, che a un certo punto prende vita (la interpreta Benedetta Rossi): sortilegio o follia? Il ragazzo sprofonda in un vortice di perversioni, mentre il killer continua a mietere vittime.

Il pupazzo che si anima – una real doll, in questo caso – è un topos del cinema horror, da Incubi notturni a La bambola assassina, ma c’è un filone specifico nell’horror dove il feticcio assume una valenza sessuale: Pulici ricorda ad esempio Life Size e Love Object, ma possiamo citare anche Maniac, Bambole e sangue e tantissimi altri, oltre ai film sulla necrofilia tout court come Macabro e Aftermath. Beyond the Omega è un horror che – attraverso i meccanismi del genere – esplora alcune parafilie, cioè deviazioni sessuali, quali il feticismo per gli oggetti inanimati e la necrofilia, lasciando volutamente il dubbio se la trasformazione della bambola in cadavere ambulante sia frutto di un sortilegio o della pazzia del protagonista. Aristodemo (c’è un po’ di Aristide Massaccesi nel nome) vive in una casa isolata nel bosco, è mentalmente deviato e ama i cadaveri, proprio come Kieran Canter in Buio Omega. È incapace di fare sesso in modo normale – all’inizio lo vediamo in una scena di masturbazione compulsiva, con tanto di eiaculazione, poi in un club sadomaso che sembra un Eyes Wide Shut rivisitato da Jess Franco – e riesce ad avere un’erezione solo con entità inanimate. La bambola innanzitutto, che viene scopata da Lepori davanti, dietro e in bocca, ma anche il cadavere di una prostituta uccisa dal serial killer e poi penetrata da Aris.

Numerose sono le scene di love & death, degne davvero di Buttgereit: lo stupro e omicidio commesso dal maniaco (Pio Bisanti, volto noto nel cinema di Lepori) su Iris, la sequenza shock di sesso col cadavere decomposto, ma pure ogni scena con protagonista prima la bambola e poi la sua versione vivente – la vediamo ad esempio mentre fa una sega al ragazzo o viene scopata selvaggiamente da lui. Perché la bravissima Benedetta Rossi, che abbiamo visto in Non ci resta che ridere di Alessandro Paci e che giustamente non si fa problemi a mostrarsi tutta nuda (il cinema deve smetterla di avere inibizioni), grazie a un ottimo lavoro di make-up si connota sempre più come un cadavere, dalla pelle emaciata e putrescente. E pure Lepori, che aveva già dato una buona prova di attore in Everybloody’s End di Claudio Lattanzi, recita quasi sempre con lo sguardo da pazzo e con il pene de fori. La regia concede spazio anche ad alcune sequenze slasher ricche di elementi gore e splatter, fra pugnalate, motoseghe e corpi fatti a pezzi – gli FX artigianali sono un notevole valore aggiunto. Beyond the Omega è un film malato, perverso, cattivo, dove regna in ogni scena l’unheimlich freudiano – il perturbante – e la deviazione mentale e sessuale procedono in modo inesorabile: tanto nella vicenda di Aris quanto in quella del killer, che vedremo essere collegate. Da notare – e non è un dato banale – come l’estetica sia ricercata, grazie a una fotografia cinematografica, ai colori caldi che danno un coté gotico al film, e a un montaggio che alterna le varie storie concedendosi anche scene psichedeliche per addentrarsi nelle menti folli dei protagonisti. La Home Movies/Digitmovies l’ha distribuito in Dvd e Bluray: se amate questo tipo di cinema, non perdetelo.