Featured Image

Hostile

2014
Titolo Originale:
Hostile
REGIA:
Nathan Ambrosioni
CAST:
Anatolia Allieis (Chloé)
Nathan Ambrosioni (Jake)
Vanessa Azzopardi (Autista)

Il nostro giudizio

Hostile è un film del 2014, diretto da Nathan Ambrosioni.

Che l’horror francese sia tra i più prolifici e sorprendenti del panorama contemporaneo, già lo sappiamo: i vari Laugier, Gens, Bustillo/Maury hanno diretto film sanguinari e scioccanti che sono entrati di diritto fra i cult contemporanei. Quello che fa notizia è che dietro la macchina da presa ci sia anche un filmmaker di soli 15 anni, Nathan Ambrosioni, che gira come un adulto e ci regala un horror agghiacciante, Hostile (2014), confermando un assunto fondamentale: anche nel low-budget, il bel cinema si fa con le idee e una buona tecnica. Prodotto dalla Light House Production e presentato in vari festival mondiali, si può classificare come appartenente al genere demoniaco: un filone abusato al giorno d’oggi, che il regista ha il merito di rivisitare e mescolare con qualcosa di diverso, ottenendo una pellicola originale e disturbante. Del tutto innovativa è la tecnica di narrazione, che alterna momenti di consueta fiction cinematografica con inserti di found-footage, non piazzati a caso ma sempre integrati in ciò che vediamo – una sorta di POV dei protagonisti – con una sensibile variazione nella fotografia e un effetto straniante per lo spettatore.

Protagoniste sono due sorelle orfane, Emilie (Julie Venturelli) e Anna (Luna-Miti Belan), che vengono adottate da una donna di mezza età. L’apparente felicità viene distrutta quando le ragazzine e la madre iniziano a vedere un misterioso uomo in casa: le piccole ne sono attratte, ma presto diventano vittime di crisi epilettiche, allucinazioni, atti di violenza, tutto causato a loro dire dalla misteriosa entità presente in casa. Interviene allora una coppia esperta di fenomeni paranormali, che scopre a sue spese una terribile verità. Detta così, può sembrare una trama vecchia, ma vedendo il film ci accorgiamo che non è così, e che Ambrosioni sa girare con freschezza tecnica e narrativa. Se da un lato Hostile ricorda Insidious et similia, è innegabile che in esso ci sono suggestioni, non sappiamo quanto volontarie, anche da altri film e generi: dai moderni Sinister di Derrickson e Orphan di Collet-Serra (la ragazza orfana che nasconde arcani segreti), fino a una misconosciuta ma durissima pellicola francese del 1971, … E non liberarci dal male di Joël Séria, incentrato su due diaboliche ragazzine che si vendono a Satana. Da Sinister sembra riprendere almeno un paio di sequenze in found-footage: un Super8 in cui vediamo l’omicidio della baby-sitter da parte di Anna ed Emilie, e una videocamera contenente la strage di una famiglia per mano di un’altra bambina. Due sequenze molto efficaci e perturbanti, che unite al resto collocano le piccole fra les enfants terribles più diaboliche del cinema europeo più recente: peccato solo che la regia lasci fuori campo il dettaglio sui delitti, ma l’atmosfera malata non ne risente troppo.

Hostile non può lasciare indifferenti, è un film che riesce davvero a spaventare: le bambine sempre vestite di bianco in stato catatonico (bravissime le due giovani interpreti), le mani e la bocca sporche di sangue, l’uomo misterioso che appare all’improvviso in giardino o sul letto, calvo, apatico, vestito con un camice da ospedale. Da segnalare una scena geniale, tutta in soggettiva: la ragazza studiosa di paranormale ha la vista annebbiata per via del collirio, e accanto ad Anna scorge una figura misteriosa di cui non riesce a capire l’identità, frustrando così la visione sua e dello spettatore. La regia non risparmia poi momenti di terrore, con inquadrature improvvise sulle ragazze possedute e una VHS da brivido in B/N con un bambino indemoniato, fino alla stanza dei disegni ritraenti la figura demoniaca che le vuole possedere. L’uomo col mantello e il calvo Jefferson (così lo chiamano le bambine) rivestono un ruolo sempre più di rilievo, passando da semplici impressioni fantasmatiche a entità operative – in ruoli che scopriremo travalicare il soprannaturale per legarsi alla realtà e alle origini delle due: possessione demoniaca e schizofrenia, satanismo e uso di droghe, esoterismo e razionalità si scontrano e si uniscono fino alla sconvolgente conclusione.