Horns è un film del 2013, diretto da Alexandre Aja.

Un ragazzo accusato di aver ucciso la fidanzata si sveglia un giorno con un paio di corna in testa e il comportamento delle persone intorno a lui cambia repentinamente, mostrando i lati più oscuri…

Alexander Aja con Horns si sente in dovere di affrontare una storia “da grandi”, una storia d’amore che sfocia nel demoniaco solo per raccontare qualcosa che vuole andare oltre il genere. E per farlo prende in prestito una racconto di Joe Hill, romanziere che ha cambiato nome per non restare confinato nell’ombra di papà Stephen King, ma che in fatto di temi e situazioni deve molto alla tradizione di famiglia. Un ragazzo accusato di aver ucciso la fidanzata si sveglia un giorno con un paio di corna in testa e il comportamento delle persone intorno a lui cambia repentinamente mostrando i lati più oscuri.

C’è del grottesco in tutto ciò, ma mano a mano che la storia procede i registri cambiano e l’aspetto thriller (con la scoperta del vero assassino) prende il sopravvento. Poi c’è una caduta nella melassa con la spiegazione del perché le storie d’amore vanno a puttane. Aja non sa mai che direzione prendere, le diverse anime di Horns cozzano insieme come iceberg alla deriva, l’atmosfera alla Ricordo di un’estate, che si vuole evocare con l’infanzia dei protagonisti, finisce solo per allungare la brodaglia e il peso di un attore “importante” come Daniel Radcliffe non aiuta certo a prendersi meno sul serio. Meno male che Juno Temple balla seminuda in controluce.