Helter Skelter  è un film del 2012, diretto da Mika Ninagawa.

Una superstar tutto fare, a metà tra Lady Gaga e una barbie giapponese, nel suo collasso psicofisico per mantenere il proprio status di donna più bella e famosa. Carne e sangue sono di Erika Sawajiri, efficacissima vittima sacrificale di questo business che noi chiamiamo show, mentre a dirigere è Mika Ninagawa, che palesa la sua provenienza dalla fotografia di moda inquadrando il mondo come fosse una sfilata glamour in assuefazione lisergica.

Helter Skelter ha un montaggio al ritmo del delirio, perversione in esplosione cromatica come un videoclip onirico e impazzito, talvolta ipnotico e talvolta palloso per il suo perdersi di direzioni, in strade labirintiche a forma di specchi e cicatrici sul volto, fantasmi esistenziali che si rincorrono per due ore di durata.

Ci piace come Ninagawa lavora con le immagini, quel suo affogare nella libertà formale, lo scardinare la fotografia per renderla cinema-animazione-moto-ombresulloschermo. A mancare è il senso della misura, tipico dei registi megalomani che amano troppo ciò che hanno girato da non riuscire a tagliare anche quando necessario.