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Heels

2021
REGIA:
Jeff Cardoni, Ben Bridwell
CAST:
Stephen Amell (Jack Spade)
Alexander Ludwig (Ace Spade)
Alison Luff (Staci Spade)

Il nostro giudizio

Heels è una serie tv del 2021, ideata da Michael Waldron.

A Duffy, una cittadina rurale nello stato della Georgia, il wrestler Jack Spade fa del suo meglio per portare avanti la DWF – Duffy Wrestling Federation, la federazione di wrestling locale fondata dal padre morto suicida. Jack è il campione della DWF, scrive le storyline degli show e ne supervisiona l’organizzazione nei week end. Durante la settimana, si barcamena tra una situazione familiare segnata dalle tensioni crescenti e un lavoro che non lo soddisfa. Le sue sfide difficili non sono sul ring. Jack infatti ha un rapporto difficile con il fratello, che vede in lui un freno alle sue ambizioni, e con i lottatori della DWF, corteggiati da una federazione rivale. Il suo match più impegnativo sarà tenere insieme i pezzi della sua vita privata, del suo lavoro e della federazione di suo padre. Nella scrittura di Heels c’è sicuramente la mano di una persona che ha capito il wrestling. Qualcuno che sa di cosa parla e quali sono le dinamiche e i meccanismi che fanno funzionare tutto ciò che sta dietro al ring.

Le motivazioni dei protagonisti, il linguaggio da addetti ai lavori (il titolo stesso della serie nello slang del wrestling sta a indicare i cattivi da fischiare), quel sapere di tradizione orale che si tramanda da maestro ad allievo, una conoscenza tanto complessa quanto poco codificata, una preparazione esoterica e custodita più o meno gelosamente, che non si trova sui libri ma che si affina continuamente sul campo e si modifica con il cambiare delle esigenze sono tutti elementi che il pubblico, guardando la serie, riesce a comprendere senza problemi, ma che solo chi mastica almeno i fondamentali della disciplina può mettere insieme in una narrazione credibile. E la credibilità è il punto forte della serie. Senza essere un fan service per gli appassionati, Heels coniuga una storia ben costruita e avvincente con uno sguardo dall’interno, magari non di precisione documentaristica ma sufficientemente solido e verosimile. L’elemento centrale, ciò che rende la serie veramente azzeccata, è l’ego dei protagonisti. L’ego è la base per chi vuole diventare un wrestler ma è allo stesso tempo l’elemento più distruttivo e divisivo per qualsiasi realtà che si occupi di wrestling (e chi scrive ve lo dice con cognizione di causa, essendo un wrestler a propria volta). In Heels tutti sono mossi dall’ego. In diverse misure, con diversi modi di esprimerlo, ma tutti pagano pegno al vero motore di tutte le azioni di chi decide di salire sul ring. 

Naturalmente, una rappresentazione efficace della realtà che si vuole raccontare, insieme a qualche cameo gustoso tutto da scoprire, non è sufficiente per definire una serie TV come riuscita. Heels, infatti, funziona anche grazie al buon livello e all’armonia di tutti gli elementi necessari a una buona storia. Forse la recitazione è sopra le righe, ma anche il wrestling lo è, e Stephen Amell sembra trovarsi a suo agio nei panni di Jack Spade. Le diverse storyline hanno tutte un senso e s’intrecciano con naturalezza nei punti giusti, senza grandi forzature e senza drastici cali di ritmo. La serie è godibile e fa venir voglia di un seguito, pur evitando i cliffhangeroni appiccicati con lo sputo che stanno alla suspense più o meno quanto i jump scare a raffica stanno a una storia di paura davvero efficace. In definitiva, Heels fa sicuramente la gioia dei fans del wrestling, soprattutto degli amanti del periodo dei territori, prima che le major esplodessero in un successo internazionale, quando i wrestler erano molto più legati alla propria terra di provenienza, ma ha tutte le carte in regola per piacere a chi non mastica pane e ring, ma vuole soltanto godersi una buona serie TV.