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Hausen

2021
REGIA:
Thomas Stuber
CAST:
Tristan Göbel (Juri Grundmann)
Charly Hübner (Jaschek Grundmann)
Alexander Scheer (Kater)

Il nostro giudizio

Hausen è una serie tv del 2021, creata da Till Kleinert e Anna Stoeva.

Un edificio che parla, respira e sa tutto di chi lo abita. Una specie di Overlook Hotel kinghiano che da qualcosa di inanimato si trasforma in un essere vivo e senziente che nasconde terribili segreti. La paura qui è di casa, trasuda dalle pareti come la sostanza oscura che segue chiunque, sempre e ovunque, lungo un corridoio dopo l’altro, tra stanze opprimenti, oltre cancelli misteriosi. Al centro della trama di Hausen, mini serie tv horror creata da Till Kleinert e Anna Stoeva con Alexander Scheer e Lilith Stangenberg, troviamo Jasheck (Charlie Hübner) e Juri (Tristan Goöbel), padre e figlio che si sono trasferiti a vivere nel complesso di palazzine residenziali fatiscenti che dà il titolo alla serie. Jashek è stato appena assunto come nuovo custode e responsabile della manutenzione quando una sostanza nera e appiccicosa si  insinua nelle tubature e lascia gli inquilini con poca acqua e senza riscaldamento. Hausen vive di vita propria: le tubature e i condotti di areazione sono le arterie e gli occhi con cui spia la vita dei suoi inquilini.

Ad alcuni di loro fornisce l’oscura essenza con cui drogarsi, rendendoli simili a degli zombie completamente assuefatti e dipendenti, sempre e comunque chiedendo qualcosa in cambio. Tra cani feroci che scorrazzano a piede libero attraverso i muri del condominio che fa davvero paura, neonati scomparsi, atmosfere plumbee e claustrofobiche, voci misteriose che provengono dai condotti di areazione. Gli accadimenti si fanno sempre più paradossali, inspiegabili e, soprattutto, terrificanti. Il soprannaturale si fa metafora dell’orrore della vita. È una metafora stratificata, in cui l’horror non è solo un genere, ma puro disagio incarnato delle periferie. Che sia Netflix o Sky, i prodotti made in Germany sembrano aver trovato la propria identità nell’attuale mercato on-demand, il cui capostipite si può ricercare nell’apprezzato Babylon Berlin. Fin dalle prime immagini, in Hausen  le influenze si moltiplicano: da  The Kingdom a L’ascensore, da Blob al b-movie Walled In – Murata viva, da Candyman a Dark Water.

“Qualcosa ha cercato di uccidermi. Qualcosa di malvagio”: la chiave del racconto è tutta qui, nelle parole che Juri rivolge al padre dopo essere miracolosamente sopravvissuto alla caduta nella tromba dell’ascensore. Ma il vero, grande orrore della narrazione è la miseria, la disperazione di chi non ha avuto niente dalla vita ed è costretto ad arrabattarsi, giorno dopo giorno, per andare avanti. Riuscirà Juri attraverso il suo ultimo viaggio tra le viscere del condominio che lo chiama “vieni da me, e io li lascerò andare…” a liberare gli inquilini da un futuro fatto di sola sofferenza?