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Gemini Man

2019
Titolo Originale:
Gemini Man
REGIA:
Ang Lee
CAST:
Will Smith (Henry Brogen / Junior)
Mary Elizabeth Winstead (Danny Zakarewski)
Clive Owen (Clayton "Clay" Verris)

Il nostro giudizio

Gemini Man è un film del 2019 diretto da Ang Lee.

Bisogna ammetterlo: quando un film con protagonista Will Smith esce nelle sale, il pubblico non può fare a meno di andarlo a vedere. Un po’ per la sua carriera, che nonostante tutto, ha saputo regalarci dei veri e propri cult – come per esempio Men In Black – ma anche per il modo in cui la produzione riesce a rendere iconico l’attore stesso. Dopo il successo agli Oscar con Vita di Pi e I Segreti di Brokeback Mountain, il regista Ang Lee torna al cinema con Gemini Man, storia action dalle tematiche spionistiche girata, ancora una volta, sfruttando il massimo delle tecnologie in 3D. La trama racconta la storia di un killer professionista che, prima di mollare definitivamente, diventa l’obiettivo di un misterioso outsider che lo perseguita con l’intento di farlo fuori. Ben presto scoprirà a suo malgrado che si tratta di una versione più giovane di se stesso, aprendo così numerosi indizi sul suo passato.

Il pericolo più grande, quando parliamo di un film ad alto tasso tecnologico, è quello di trascurare inevitabilmente il comparto narrativo o, peggio ancora, l’essere tremendamente in ritardo con i tempi. Il tutto, diventa uno spettacolo visivo fine a se stesso, che una volta finito non trasmette nulla di sincero allo spettatore. Il vero problema di Gemini Man è che si tratta di un film con un soggetto interessante che, tuttavia, a prodotto finito non raggiunge il risultato auspicato, o quantomeno quello sperato dal pubblico. È anche vero che la produzione non ha avuto fortuna nel distribuirlo come avrebbe voluto, dal momento che nessuna sala era pronta per il formato pensato dal regista, ma questo piccolo aspetto è un dettaglio da non sottovalutare, specialmente nel cinema odierno, dove la spettacolarità sta superando di gran lunga la qualità. Se da un lato abbiamo una regia fin troppo limpida, a tratti inquietante, capace di rendere ogni inquadratura uno sfondo perfetto per il desktop del computer, dall’altra abbiamo una sceneggiatura banale, monotona, che sfrutta anni e anni di film d’azione spacciandole per idee nuove e innovative dal punto di vista dell’intrattenimento.

Dunque un film ambizioso che costruito in maniera diversa avrebbe potuto dire sicuramente la sua. Un cast piuttosto allettante, con nomi del calibro di Clive Owen – nella parte del cosiddetto “cattivo” di turno e Mary Elizabeth Winstead che qui non riesce a far valere il suo talento, complice anche un personaggio piuttosto trattenuto. Will Smith, che si rivela senza ombra di dubbio la vera star dell’intera storia, recita in maniera ordinaria, senza aggiungere nulla di particolare alle sue precedenti interpretazioni, sopratutto se inserito in film dello stesso genere. Il suo ringiovanimento digitale, punta di diamante dell’intera operazione, si rivela sin da subito una manovra ancora in fase di sviluppo, da perfezionare, sopratutto nei momenti in cui il personaggio recita nelle scene ambientate di giorno. In definitiva, Gemini Man è un prodotto destinato a finire ben presto nel dimenticatoio, non solo per quello che sarebbe potuto essere nella sua ambiziosa completezza, ma anche perché da un regista come Ang Lee ci si aspettava molto di più.