Featured Image

Freaky

2020
REGIA:
Christopher Landon
CAST:
Kathryn Newton (Millie Kessler)
Vince Vaughn (Barney Calvin Garris / "Macellaio")
Uriah Shelton (Booker)

Il nostro giudizio

Freaky è un film del 2020 diretto da Christopher Landon.

Sono pochi, molto pochi, i registi di genere che nella contemporaneità riescono a muoversi nel mercato costruendo film dopo film una propria impronta autoriale, un fil rouge che può essere riconoscibile. Christopher Landon può senza tema di smentita essere annoverato, nella sua piccola nicchia di regista e sceneggiatore di genere, come un autore. Non parliamo ovviamente di innovazione o di reinvenzione, perché nei generi che tocca, che sia l’horror o la commedia, Landon ci rimane e non intende farli avanzare. La sua capacità risiede nello scuotere gli stereotipi del genere horror: dagli zombi di Manuale scout per l’apocalisse zombi allo slasher del dittico Auguri per la tua morte e relativo seguito, Landon ha scelto un modo classico di raccontare l’horror e lo ha miscelato con trovate adottate da generi trasversali, dandone un risultato solido e fresco.  La sua esplorazione nel genere slasher con ambientazione collegiale prosegue adesso con Freaky, nuova horror comedy prodotta dalla Blumhouse con protagonisti Kathryn Newton e Vince Vaughn ed ennesima rielaborazione del meccanismo classico della storia della final girl alle prese con un serial killer.

Se nei due film precedenti lo slasher veniva contaminato dal meccanismo fantascientifico reso celebre dal film con Bill Murray Ricomincio da capo e utilizzava argutamente la ripetizione ciclica dell’ultimo giorno di vita della protagonista, quando non l’adozione di un universo narrativo alternativo per giocare sulla natura seriale del sottogenere, con Freaky si ricorre all’espediente dello scambio dei corpi per provocare risate a partire dai contrasti. Millie Kessler è una studentessa con grosse difficoltà ad affrontare l’ultimo anno di liceo: è bullizzata dalle sue compagne, ignorata dai ragazzi e bistrattata dagli insegnanti. La sua vita subisce una svolta quando diventa l’ennesima vittima di un serial killer detto il “Macellaio” (Vince Vaughn), che la accoltella con un coltello rubato dalla casa della sua ultima vittima. L’arma però si rivela un antico pugnale sacrificale che fa sì che i due si risveglino il giorno dopo uno nel corpo dell’altra. Il macellaio si trova subito a proprio agio nei nuovi panni e rendendo Millie una persona più attraente e cool può entrare più facilmente a contatto con le sue potenziali vittime. Millie, invece, ha l’intera città e la polizia alle calcagna e ha solo 24 ore di tempo per impossessarsi nuovamente del proprio corpo prima che la maledizione diventi definitiva.

Da una trovata molto usato in contesti più o meno fantastici, dalle commedie romantiche come Freaky Friday agli action come Face/Off, Landon adatta il meccanismo di inversione dei ruoli facendolo calzare alla perfezione nella sua collaudata formula dell’horror con gli spunti comici, sorta di confort zone in cui si muove a proprio agio alternando scene splatter, di vecchio stampo e parecchio spinte (su tutte, il massacro del prologo) in cui la cifra orrorifica si mantiene alta anche nell’uso della tensione, a momenti da commedia che stemperano il clima dark ma non lo cancellano mai del tutto. Lo spunto dello scambio del corpo tra vittima e killer ricorda in maniera puntuale Family Man di Ronny Yu, un episodio della serie Fear Itself, ma il film di Landon prende un’altra strada. Come nei precedenti film, l’innesco fantastico è la scintilla ideale per una serie di gag che coinvolgono in gran parte Vince Vaughn, che non solo interpreta un serial killer realmente inquietante, ma non cade mai nella facile trappola di giocare con faccette e gridolini quando deve “incarnare” la ragazza. Vaughn è l’effige perfetta del film di Landon, passando in maniera indolore dai toni dark che non gli sono sconosciuti (vedere Psyco e Brawl in Cell Block 99 per accertarsene) alle tinte più leggere delle commedie degli equivoci e dell’assurdo.