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Fellini degli Spiriti

2020
REGIA:
Anselma Dell’Olio
CAST:
Gigi Proietti
Nicola Piovani
Marina Cicogna

Il nostro giudizio

Fellini degli Spiriti è un documentario del 2020, diretto da Anselma Dell’Olio.

Perché un biopic documentario su Federico Fellini va su Nocturno?Domanda legittima. In primis, perché noi amiamo tutto ciò che è Cinema, e il Nostro ne è una delle più grandi espressioni. Secondo, perché Fellini degli Spiriti (2020) di Anselma Dell’Olio indaga la sfera meno conosciuta, quella più segreta e occulta del cinema e della vita del Maestro, un mondo che non mancherà di incuriosire anche gli amanti del bis – a ulteriore conferma di come le etichette di “autore” e “genere” siano una sovrastruttura che lascia il tempo che trova. Fellini degli Spiriti – titolo programmatico che gioca con quello del suo capolavoro Giulietta degli Spiriti – esplora infatti l’universo onirico, soprannaturale, esoterico e psicanalitico del suo cinema, differenziandosi dunque dai numerosi biopic precedenti su Fellini (e ce ne sono di notevoli, come quello diretto da Ettore Scola). Attraverso un complesso lavoro di scrittura e montaggio, la regista e critica Anselma Dell’Olio – che aveva già realizzato un documentario su un altro genio del cinema italiano, Marco Ferreri – mescola fluidamente interviste realizzate ad hoc e interviste d’epoca (dove prende voce anche il Nostro), filmati d’archivio e spezzoni tratti dai film più rappresentativi del Fellini magico, accanto ai suoi disegni e ad alcune animazioni evocative. I personaggi che intervengono sono i più disparati, fra nomi celebri e altri sconosciuti, frutto di una minuziosa ricerca in mezzo a studiosi del suo cinema, collaboratori e persone che l’hanno conosciuto: volti dello spettacolo e della critica, inquadrati su sfondo nero, che compongono un ritratto quanto mai misterioso e criptico di un Artista per il quale Vita e Cinema hanno stretto un legame inossidabile.

Fellini è un enigma, il suo sguardo sfugge a ogni catalogazione, e allo stesso modo il documentario si dipana come un rebus attraverso sei capitoli dal titolo ermetico: Il creativo, L’avvicinamento, Il ricettivo – La grande madre, Il nutriente, La verità interiore, Il tuono. Si inizia partendo dal concetto di viaggio, che è alla base del Fellini uomo e regista, inteso sia come viaggio reale sia soprattutto onirico: ed è la scintilla che dà il via a tutto il discorso, che ha una struttura circolare, fatta di continui rimandi e ritorni, con una narrazione appassionata e appassionante, mai accademica. La tesi di base, peraltro suffragata da ogni suo film, è la concezione di Cinema e Vita come Sogno. Viene preso in esame l’approccio di Fellini alla psicanalisi, in particolare grazie alla figura di Ernst Bernhard, psicanalista junghiano che tanto ha influenzato il suo cinema e la sua esistenza – c’è un inserto memorabile con Roberto Benigni che spiega la differenza fra le teorie di Jung e di Freud.

Non solo psicanalisi, ma anche esperienze estreme, come l’uso controllato di LSD e l’avvicinamento alla magia, ai tarocchi, alle sedute spiritiche: insomma, tutto ciò che concerne la ricerca di dimensioni “altre”, la trascendenza, l’indagine su cosa c’è dopo la Morte, tutti elementi che confluiscono spesso nei suoi film. In particolare, vediamo estratti da Giulietta degli Spiriti, La voce della luna e Otto e mezzo (manca inspiegabilmente Toby Dammit), fra sedute spiritiche, sogni, visioni potentissime e passeggiate notturne al cimitero, ma anche opere che in apparenza non hanno niente a che vedere col soprannaturale, come La dolce vita e La strada, perché la ricerca del trascendente è alla base di ogni sua opera. C’è spazio anche per le donne e la loro (ir)rappresentabilità, il rapporto controverso con la religione, l’uso della musica e dei simboli. Ma il grande protagonista è il senso del mistero, l’elemento misterioso sempre pronto a irrompere come la sfera gigante in Prova d’orchestra, per cui la regia si sofferma su un’altra figura fondamentale per Fellini, l’esoterista Gustavo Rol. Attraverso testimonianze di prima mano, si dipana un quadro inquietante fatto di esperienze sensitive, magie e profezie che hanno influenzato per esempio la mancata realizzazione del Mastorna. Presentato a Cannes, Fellini degli Spiriti è fruibile in modalità gratuita e legale sul sito Raiplay: non perdetelo.