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Ex Drummer

2007
Titolo Originale:
Ex Drummer
REGIA:
Koen Mortier
CAST:
Dries Van Hegen (Dries)
Norman Baert (Koen de Geyter)
Gunter Lamoot (Jan Verbeek)

Il nostro giudizio

Ex Drummer un film del 2007, diretto da Koen Mortier.

Volevo uscire dal mio mondo felice, calarmi nella profondità della stupidità umana, nella bruttezza dell’essere ottuso, sleale, falso. Comprendere la vita dei perdenti ma senza appartenere a quel mondo e sapendo di poter sempre tornare indietro“. Questa è la dichiarazione del protagonista nell’incipit, dura e cruda, e arriveremo a comprendere quanto sia cinica e spietata durante la visione di questo incredibile film. Ex Drummer è tratto dal romanzo omonimo del 1994 di Herman Brusselmans (pubblicato in Italia nel 2008) e molto conosciuto in patria. Nella città provinciale belga di Ostenda un celebre scrittore pieno di sé decide di accettare l’invito di tre relitti della società a entrare nella loro rock band come batterista. Per fare parte della formazione deve però avere un handicap come gli altri componenti. Il cantante, Koen de Geyter (Norman Baert), soffre di blesità; la pronuncia imperfetta gli ha provocato un irrefrenabile odio nei confronti delle donne che attua al punto da farsi chiamare il Re dello stupro. Il bassista, Jan Verbeek (Gunter Lamoot), ha un braccio paralizzato, è omosessuale e ha un complesso materno che non riesce a superare. Il chitarrista, Ivan Van Dorpe (Sam Louwyck), sostiene di essere sordo, è rissoso di natura e vive nella povertà più estrema insieme alla moglie tossica e alla figlioletta di due anni. Interessato più all’aspetto antropologico e sociologico del terzetto che alla prospettiva di ottenere fama come membro dei The Feminists (il nome della band, già tutto un programma), Dries (Dries Van Hegen) mente sulle sue capacità di musicista dichiarando di non sapere suonare la batteria pur di entrare nel loro quotidiano disfatto per trarne uno spunto narrativo per un libro…

Ex Drummer è altresì un rabbioso inno al punk e alla diversità (la straordinaria colonna sonora punk-rock-metal – tra cui figurano 2 Morro Morro Land dei Lightning Bolt, Hunted by a Freak dei Mogwai e Mongoloid dei Millionaire – accompagna e spesso sovrasta la scena), costellato da personaggi allucinati, miserabili, odiosi e manipolatori e anche una critica nemmeno tanto velata alla classe sociale borghese. Ma è anche un film che deriva palesemente da un progetto ben preciso e studiato, che il regista Koen Mortier, proveniente dai videoclip (e si vede) ha portato avanti con difficoltà produttive e finanziarie nel corso di diversi anni, dalla fotografia sporca e girato mirabilmente con accorgimenti tecnici solo all’apparenza semplici (da incorniciare la sequenza iniziale in reverse che accompagna i titoli di testa e l’uso intelligente della slow motion per esempio), ma che fanno piombare ancor più lo spettatore in una visione magnetica e al contempo angosciante.

Associato spesso a Trainspotting (Danny Boyle, 1996) per le tematiche e la storia, ma che in realtà al confronto lo fa sembrare quasi un film per educande; già solo il personaggio di Koen ne vale la visione (ripreso sempre capovolto quando è all’interno del suo appartamento). Un film politicamente scorretto, sperimentale, folle, impregnato da una perfidia annichilente che con il finale arriva al pessimismo cosmico, ma non senza qualche risata. Ex Drummer, diciamolo chiaramente, è un’opera prima oltraggiosa, sudicia, marcia fino al midollo, intrisa di cattiveria, violenza estrema e crudeltà: tra le altre cose possiamo assistere a nudi frontali sia maschili che femminili, sesso a tre, penetrazioni omosessuali, l’esibizione di un membro (ovviamente finto!) di 50 centimetri, pestaggi, stupri e omicidi; il tutto condito da dialoghi intrisi di uno humor nero agghiacciante, che lasciano di sasso per la laconica crudeltà assestandoci un pugno nello stomaco dopo l’altro con un sarcasmo fuori dal comune. Ex Drummer ti travolge e non ti lascia tregua, un ottovolante in corsa continua che ti fa star male ma da cui non vorresti mai scendere.