Featured Image

Estranei

2024
Titolo Originale:
All of Us Strangers
REGIA:
Andrew Haigh
CAST:
Andrew Scott (Adam)
Paul Mescal (Harry)
Jamie Bell (Padre di Adam)

Il nostro giudizio

Estranei  è un film del 2023, diretto da Andrew Haigh

“Il risveglio comincia con due parole, sono e ora. Poi ciò che si è svegliato resta disteso un momento a fissare il soffitto, e se stesso, fino a riconoscere Io, e a dedurne Io sono ora. […] Ma ora non è semplicemente ora. Ora è anche un freddo promemoria; un’intera giornata più di ieri, un anno più dell’anno scorso. Ogni ora ha un’etichetta con una data che rende obsoleti tutti gli ora passati, finché prima o poi, forse – no, non forse, di sicuro – succederà.” Nel 1964 Christopher Isherwood rielaborava il lutto e la perdita nel suo splendido romanzo Un Uomo Solo, poi portato sullo schermo nel 2008 dallo stilista Tom Ford. Dodici anni dopo il suo Weekend (2011), Andrew Haigh torna in una palazzina semi deserta nella periferia londinese per raccontare una nuova storia di perdite e identità, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Taichi Yamada.

Adam (Andrew Scott) è uno sceneggiatore quarantenne che sta cercando di scrivere un nuovo testo sui suoi genitori, persi in un incidente negli anni ottanta, quando aveva appena dodici anni. Durante una notte come tante, passate a guardare la tv e sgranocchiare snack, conosce Harry (Paul Mescal), un giovane vicino di casa. Quest’incontro sarà anche l’incontro/scontro con il suo passato, o meglio con i suoi fantasmi, che porterà Adam a tornare nella sua casa d’infanzia, dove sarà finalmente in grado di collegare gli estranei del suo presente con quelli del suo passato. C’è molto del modo quasi chirurgico di Isherwood, nel raccontare le esistenze alla deriva, nel nuovo film di Andrew Haigh. Ci sono i fantasmi, quelli dei genitori di Adam (gli impeccabili Jamie Bell e Claire Foy), morti giovanissimi in un incidente automobilistico, e quelli di Harry, un ragazzo di oggi, libero e disinibito, ma ugualmente ferito e diviso in un mondo che porta con sé profonde lacerazioni.

Haigh, come in un gioco di specchi, ci porta avanti e indietro tra passato e presente, tra vita e morte, tra perdita e scoperta di sé. Adam non si accetta e scopre un modo per accettarsi attraverso il fugace incontro con Harry; Harry è queer, ha scelto di vivere lontano dalla sua famiglia e di dimenticarla. Il ricordo, quello dei genitori persi nell’incidente che ha cambiato la vita di Adam, che non gli ha permesso di andare avanti, di fare pace con se stesso e con il mondo – un mondo che è cambiato profondamente, dove non ci sono più Frankie Goes to Hollywood, Yazoo o i Pet Shop Boys a Top of the Pops – è la chiave per amare questo Estranei. Quello di Haigh è un film delicato e maturo, che sa di nostalgia per le cose non dette, o che avresti potuto dire e non hai avuto il tempo di farlo. Un film sul potere dell’amore – The Power of Love, struggente ballata senza tempo, apre e chiude il cerchio –  che tiene insieme gli spettri del passato: un amore che quasi sempre ferisce e qualche volta aiuta a guarire vecchie e nuove ferite.