Escape from Tomorrow è un film del 2013, diretto da Randy Moore.

“No budget” e “do it yourself” sono le due mammelle economiche ed estetiche del giovane Randy Moore che ha girato il suo film nel parco di Disney World in California. Escape from Tomorrow è una fiction, ma è stato filmato come un documentario o piuttosto un film amatoriale. Per mascherare l’amatorialità e lo squallore delle immagini, il regista ha optato per il bianco e nero, anche se l’insieme resta brutto, a tutti i livelli. Il film vuole essere una satira dell’american way of life attraverso la critica del consumismo spettacolare e della società dell’infantilizzazione.

Ma il peso è oneroso, soprattutto per ciò che concerne la caratterizzazione della coppia centrale: una madre di famiglia isterica e castratrice e un marito sessualmente frustrato. Una situazione caricaturale che non viene trascesa con alcuno strumento della messa in scena o da un senso dell’humour abbastanza caustico da far dimenticare l’indigenza tecnica, malgrado un’ispirazione che evoca – a volere essere indulgenti – il De Palma degli anni ‘60, Paul Bartel o il primo Cronenberg (con uno spostamento nell’orrore viscerale alla fine del film). Il film di Moore può tuttavia vantarsi di essere una delle cose più misogine mai proiettate.