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Equinox

2020
REGIA:
Søren Balle, Mads Matthiesen
CAST:
Danica Curcic (Astrid)
Viola Martinsen (Astrid da bambina)
Karoline Hamm (Ida)

Il nostro giudizio

Equinox è una serie tv del 2020, ideata da Tea Lindeburg.

La serie, ispirata all’acclamato podcast del 1985, è composta da 6 episodi distribuiti dalla piattaforma Netflix. Astrid (Danica Curcic) è una speaker radiofonica con una bellissima bambina e un ex marito di cui è ancora innamorata. In passato ha vissuto la tragica scomparsa di Ida (Karoline Hamm) la sorella maggiore, letteralmente svanita il giorno della festa del diploma, assieme ad altri suoi compagni di classe. Durante una puntata del suo programma radiofonico notturno, Astrid riceve la chiamata di uno dei tre sopravvissuti tornati dalla festa, che le dice di non credere alla realtà dei fatti, che tutto è andato diversamente e che se vuole scoprire la verità dovrà scavare a fondo. Inizia così la ricerca di una verità nascosta per anni, attraverso un viaggio nel passato e nei ricordi che corre parallelo alle indagini condotte dalla donna. Un viaggio che può aiutarla a sconfiggere traumi infantili e scoprire quello che è davvero accaduto.

La storia corre su due binari: quello del presente, con le ricerche condotte da Astrid, e quello del passato, con episodi infantili e ricordi fatti di immagini e visioni di mondi paralleli ed entità bizzarre. Ma la doppia narrazione dopo un po’ stanca e appesantisce. Equinox è un thriller che viene trattato come un horror: ciò che vediamo non esiste, non è mai reale se non nella testa della protagonista; eppure è inquietante, estraneo alla realtà ed è per questo che fa paura. La serie è cupa, con un registro severo che non lascia spazio all’ironia: ognuno è solo con sé stesso, con i propri demoni e i propri oscuri segreti. Come dice uno dei personaggi: “Bisogna risplendere sulla strada che abbiamo intrapreso, perché in fondo siamo soli!

Durante le indagini si scopre la presenza di un culto pagano risalente a circa 3500 anni prima della nascita di Cristo, un culto animista basato sul potere e l’alternanza dei solstizi ed equinozi e sulla figura di Ostara (o Eostre), dea della rinascita che si sacrifica ogni anno per il rinnovarsi del mondo. Ostara è la base su cui si sviluppa poi la festa di Easter, la Pasqua dei paesi nordici e anglosassoni,  che prevedono la Lepre Pasquale e le Uova. Tutti simboli di morte, sacrificio e rinascita che sono presenti nella serie, ma che risultano un po’ confusionari. Sono riscontrabili echi della filmografia iconica di del Toro (Il Labirinto del fauno su tutti), ma sono visioni che non vengono esplorate, restando solo immagini oniriche statiche e fisse. Equinox scorre lenta, con pochissimi colpi di scena, puntando molto di più sull’atmosfera fredda della Danimarca; anche lo stesso finale, a metà tra sogno e realtà, confonde lo spettatore che attende invano una soluzione o una spiegazione, ma tutto resta sul vago e sull’intuizione.