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Emilia Perez

2024
Titolo Originale:
Emilia Perez
REGIA:
Jacques Audiard
CAST:
Zoe Saldana (Rita)
Karla Sofía Gascón (Emilia)
Selena Gomez (Jessi)

Il nostro giudizio

Emilia Perez è un film del 2024, diretto da Jacques Audiard.

Tante vite e tante idee animano Emilia Perez di Jacques Audiard, sorprendente film presentato in concorso al festival di Cannes numero 77: un caso raro di ingredienti apparentemente incompatibili tra loro che riescono a generare un risultato finale unico, irresistibile, trascinante. Una storia di narcotrafficanti e di transessualità, di empowerment femminile e di malagiustizia, di seconde (im)possibilità e di perdono: tutto unito da una propensione al mix di generi cinematografici con ampie concessioni al musical. Un’avvocata, Rita (interpretata da Zoe Saldana), si trova al limite di una vera e propria crisi esistenziale: ottiene successi sul lavoro ma i meriti se li prende il suo capo, e inoltre si sente in colpa perché aiuta a scagionare uxoricidi e simili. Arrivata alla soglia dei quarant’anni senza una famiglia propria, quando una telefonata misteriosa le promette l’occasione di diventare ricca, decide pur incerta di accettare: scoprirà di dover aiutare un pericoloso e misterioso boss del narcotraffico a cambiare vita, in modo decisamente radicale.

Uno spunto non originalissimo, forse, ma che in mano a Audiard, regista di grande esperienza capace di opere indiscutibilmente riuscite come Il Profeta e di ottenere una Palma d’oro con l’emozionante Dheepan, diventa un’esperienza che coinvolge a più livelli e in più “tempi”. Concepito inizialmente come un’opera lirica in quattro atti, il plot è diventato un film che ha il coraggio di osare, che si ferma e rilancia, diverte ed emoziona nell’immediato e lascia nel ricordo spunti di riflessione importanti. Per far funzionare il tutto, però, serviva che ogni “pezzo” facesse la sua parte, a cominciare dal cast. Zoe Saldana è uno dei motori della storia: la sua interpretazione è sfaccettata e finalmente ottiene un ruolo che le permette di mostrare i molti volti del suo talento. Formatasi come ballerina, professione che ha svolto per anni e capacità che le ha permesso di ottenere i suoi primi ruoli in tv e al cinema, Saldana si è poi specializzata in ruoli d’azione e da “dura”, in cui calzava perfettamente ma che a lungo andare rischiavano di stereotiparla. Qui è dimessa quando serve, irrefrenabile e sensuale quando dà sfogo ai suoi pensieri più nascosti, affermata e trendy quando il successo le arride, pronta a rinascere ancora una volta in prima linea per diritti e giustizia sociale. Mai fuori posto, sempre perfetta.

Jacques Audiard le offre un’occasione preziosa (anche per la stagione dei premi, che non potranno più ignorarla) e lei lo ricambia incarnando una Rita che evolve e prende coscienza di sé nel corso delle oltre due ore di racconto, in cui la storia sembra finire e ripartire su altri binari più volti, sempre però organicamente. Basta una scena, dopo neanche un quarto di narrazione: una telefonata la “libera” dalla paura di aver rischiato troppo accettando quell’incarico, e sul suo volto passano emozioni contrastanti e susseguenti, nell’arco di pochi secondi. Quando si scatena nel canto e – soprattutto – nel ballo, riempie poi lo schermo. A lei si aggiunge Selena Gomez, moglie irrequieta del boss, ormai definitivamente affermata come attrice capace di prestazioni adulte e coinvolgenti: giovane donna e madre sola, non vuole rinunciare ai suoi istinti e alla sua necessità di essere amata, a ogni costo. Poi la sorpresa più memorabile, l’attrice trans spagnola Karla Sofia Gascón nel doppio ruolo del temibile boss Manitas e dell’incontenibile Emilia Pérez: un personaggio epocale, controverso e vero come pochi altri nel cinema recente. Senza dilungarsi nella replica dei credits, nota di merito almeno per le canzoni, con musica della cantante Camille e parole sue ma anche di Clément Ducol e dello stesso Audiard. E poi per i momenti di danza: a idearli il coreografo Damien Jalet, già coinvolto da Luca Guadagnino in Suspiria e da Paul Thomas Anderson in Anima.