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Eat Locals – A cena coi vampiri

2017
Titolo Originale:
Eat Locals
REGIA:
Jason Flemyng
CAST:
Freema Agyeman (Angel)
Billy Cook (Sebastian Crockett)
Charlie Cox (Henry)

Il nostro giudizio

Eat Locals – A cena coi vampiri è un film del 2017, diretto da Jason Flamyng.

Diciamocelo, il thriller home invasion, diventato ormai genere, è da tempo che raschia il fondo del barile in cerca di nuove revitalizzanti direzioni e non sorprende affatto che questa arrivi, ancora una volta, dal cinema indipendente. Il punto di partenza è semplice: e se la casa assalita non fosse presieduta dalla solita famigliola spaventata o da un’ignara coppietta? E se le vittime questa volta fossero una congrega di vampiri assetati di sangue? Il ribaltamento di ruoli, che vede i mostri nella posizione delle vittime, coinvolge poi anche la sua controparte: il canonico esercito della salvezza diviene quindi assediatore e carnefice. La trama del film si regge su tale sagace premessa. Un antico consiglio di vampiri si riunisce, come ogni mezzo secolo, in una fattoria della campagna inglese al fine di regolare conti e accogliere un nuovo, ignaro, membro. Sono però inconsapevoli del fatto che il colonnello Bingham ha accerchiato il cottage con i suoi uomini ed è pronto a tenerli in ostaggio fino al sorgere del sole.

In questa semplice vicenda si inserisce un numero sorprendente di personaggi, interpretati sia da giovani attori promettenti (Charlie Cox, Freema Agyeman) che volti noti (Mackenzie Crook, Tony Curran), nessuno vero e proprio protagonista della storia che viene vista un po’ attraverso lo sguardo di tutti. Come da consuetudine il film sta tutto tra il tramonto e l’alba, ma non ci si potrebbe certo aspettare che un gruppo di vampiri passi la nottata a tremare in uno scantinato, o una stanza fortificata, o un altro degli innumerevoli luoghi sigillati a cui il genere ci ha abituati. Lo scontro questa volta è ad armi pari, o quasi, e si espande oltre le mura domestiche. La tensione ne soffre, ma la premessa apre la strada alla comicità. Il regista Jason Flamyng (anche attore prolifico) esordisce alla regia con un horror/comedy che ci riporta alle origini di alcuni miti del filone, il Peter Jackson di Bad Taste, il Sam Raimi di The Evil Dead o, ancora, l’Edgar Writght di Shaun of the Dead, senza però riuscire ad essere altrettanto mordace o conturbante.

Il film tuttavia coinvolge, specialmente grazie ad alcuni effetti speciali ben curati (le fattezze vampiresche dei personaggi, quando emergono, sono sia originali che credibili), un ritmo incalzante e più d’una gustosa risata. Tutto sommato Eat Locals è un debutto interessante, che si impone allo sguardo con un’innegabile passione per il genere e una voglia incontenibile di sperimentare: orrore, azione, dramma, commedia, piccoli momenti di riflessione; Jason Flamyng prova a farci stare tutto anche se purtroppo non sempre con successo. Quello che ne risulta è un film a tratti irregolare ma ricco di spunti originali che lo distinguono dalla maggior parte dei pop-horror che hanno appestato le sale negli ultimi anni e questo, per ora, è sufficiente.