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Dr. Brain

2021
REGIA:
Kim Jee-woon
CAST:
Lee Sun-kyun (Sewon Koh)
Lee Yoo-young (Jaeyi Jung)
Park Hee-soon (Kangmu Lee)

Il nostro giudizio

Dr. Brain è una serie tv del 2021, creata da Kim Jee-woon.

Come ricercatore oltre che professionista, il neurochirurgo Sewon (Lee Sun-kyun) è uno dei migliori nel suo campo e incoraggia se stesso e gli altri a trovare nuove modalità di intervento e a sperimentare tecnologie. Ma la sua meticolosità ha guadagnato all’autistico professionista una certa reputazione, così come le sue tendenze antisociali. Quello che nessuno sospetta è che dietro la sua ultima idea, il trasferimento di ricordi attraverso una scansione cerebrale, non ci sia solo l’etica di un ricercatore, ma piuttosto la voglia di capire qualcosa che gli è rimasto inaccessibile fino a ora: l’ultima immagine che ha di sua madre, alla cui morte accidentale ha assistito da bambino, motivo per cui è stato più volte oggetto di esami da parte di un neurochirurgo. Anche il passato recente del dott Sewon è legato alla ricerca, perché dopo la misteriosa morte del figlio e l’incidente della moglie, spera di poter usare la memoria per risolvere il mistero di suo figlio. Per la gioia di Sewon, i primi test sono promettenti, anche se si scopre che il soggetto deve essere morto affinché il trasferimento di memoria abbia successo. Quando il suo capo gli proibisce di provare su cadaveri umani, Sewon si mette al lavoro da solo. Nei giorni successivi, il dottore è afflitto da strane visioni e tic che non hanno mai fatto parte della sua personalità prima. Quando diventa anche lui un sospettato in un’indagine per omicidio e ha visioni della morte violenta di un uomo che apparentemente aveva un legame con l’amante di sua moglie, crede di essere un po’ più vicino alla risoluzione del mistero di suo figlio, ma non ha idea del pericolo in cui si sta andando a cacciare con le sue indagini non autorizzate.

Originariamente intitolato Mister Robin, Dr. Brain è l’adattamento del noto webtoon del portale sudcoreano Daum. Alcuni anni fa, il regista Kim Jee-Woon, il cui nome rappresenta come nessun altro il successo dei film di genere sudcoreani, intendeva trasformare il materiale in film, ma sono trascorsi ancora alcuni anni prima che il progetto entrasse finalmente in produzione, con la partecipazione finale della Apple TV+. Proprio in occasione del lancio del servizio di streaming in Corea del Sud, Dr. Brain ha avuto un inizio promettente, e lo spettatore ha avuto l’opportunità di ammirare il talento di Kim Jee-Woon nel genere thriller sotto forma di serie.Il nome Kim Jee-Woon sta per un cinema sudcoreano che cerca di mantenere l’equilibrio tra storie che non perdono il loro legame con la cultura e la storia della madrepatria, ma hanno comunque un appeal internazionale. All’interno della serie divisa in sei episodi, Lee Sun-kyun, noto per Parasite, interpreta un ricercatore la cui sete di conoscenza e di rivelazione di un enigma personale sta diventando sempre più la sua rovina bloccando la sua visione della realtà. Come altri protagonisti è preoccupato per la ricerca “di ciò che si nasconde dietro qualcosa” e si lascia distruggere da essa.

Questo collega la sceneggiatura all’autismo del personaggio principale, alla sua incapacità di leggere e mostrare le emozioni umane, e alla ricerca come chiave importante per la rivelazione di se stesso. A livello estetico, a Dr. Brain non si può rimproverare nulla. Fedele al look noir che ha già caratterizzato film come I Saw the Devil o Bittersweet Life, Kim Jee-Woon porta i suoi spettatori in un mondo oscuro. Inoltre, mescola ripetutamente elementi dei film di fantasmi o dei thriller psicologici, ad esempio quando le visioni di Sewon iniziano lentamente o quando lui stesso diventa un investigatore. La verità non è mai facile, una risposta porta a più domande, resa ancora più difficile dal fatto che la separazione tra realtà, sogno e visione diventa sempre più sfumata. In particolare, la mescolanza di questi livelli, enfatizzata dai colori intensi così come dalla recitazione degli attori e dal lavoro di cinepresa, è piuttosto accattivante.Tuttavia, ciò che è anche vero è che il cinema di Kim Jee-Woon rappresenta i problemi di cui soffre da molto tempo il cinema di genere nella sua terra natale. Soprattutto sotto forma di serie, la storia deve sopportare l’accusa di essere troppo lunga e complessa in molti punti. Anche se ciascuno dei sei episodi ha i suoi momenti emozionanti, non tutti i colpi di scena sono convincenti e sembrano talvolta prolungare la storia in maniera gratuita. Resta comunque un progetto innovativo, con molti riferimenti anche al cinema di Cronenberg, e degno di essere guardato.