Dove la terra trema  è un film del 2019, diretto da Wash Westmoreland.

Sullo sfondo del Giappone di fine anni ’80, Alicia Vicander interpreta Lucy Fly, una traduttrice svedese residente da diverso tempo a Tokyo. La ragazza, fredda e apatica nonché segnata da un terribile passato, è spinta dal proprio carattere a costruire pochi rapporti veramente significativi e a chiudersi per lo più nel proprio mondo fatto di rimpianti e sensi di colpa. La monotona vita di Lucy subisce un cambiamento radicale dopo il fortuito incontro con Teiji (Naoki Kobayashi), un audace fotografo che la convince a diventare il soggetto dei propri lavori. Tra i due nasce presto una forte complicità che però, com’è facile intuire, risulterà essere tutt’altro che convenzionale. Infatti, mentre Lucy prova un sentimento viscerale nei confronti del partner arrivando addirittura a considerarlo come l’unica persona che sia mai stata in grado di capirla realmente, Teiji rimane distaccato nei suoi confronti facendo di lei la sua “musa” e amandola più su un piano prettamente artistico che personale. Il loro rapporto verrà messo a dura prova dall’arrivo di Lily Bridges (Riley Keough), ragazza americana giunta nella terra del Sol Levante per rifarsi una vita. Lily è spensierata ma anche piuttosto superficiale, insomma l’esatto opposto di Lucy e fin da subito viene percepita da quest’ultima come una spina nel fianco.

Tra loro sorgerà un’aspra rivalità per conquistare il cuore di Teiji, il quale, in realtà, sembra considerare entrambe le donne come degli oggetti di svago piegati al suo volere. Ma sotto il velo di quella che sembra essere la semplice storia di un amore tormentato, si respira un clima di morte, perversione e mistero che raggiungerà il suo culmine in un finale amaro e struggente. Tratta dal romanzo di Susanna Jones e prodotta da Ridley Scott, Dove la terrra trema è una pellicola ricca di sfumature che vanno dal dramma passionale al thriller cupo e nebuloso. In quest’opera Westmoreland decide di porre la propria lente d’ingrandimento su due personalità complesse portate ottimamente in scena dalla Vikander e da Kobayashi, mantenendo sempre un certo alone di straniamento sulle vicende narrate, che però risulta essere decisamente eccessivo in alcune sequenze, rendendole grottesche e dando la sensazione che non siano state adeguatamente approfondite. Riley Keough fornisce invece una buona prova nei panni di Lily anche considerata la natura, purtroppo, abbastanza stereotipata del suo personaggio. Il film possiede un ritmo lento ma non per questo piatto e non è avido nel serbare colpi di scena, anche se, in certi casi, i plot twist proposti non riescono a stupire come dovrebbero vista la loro prevedibilità.

La regia, così come la fotografia, non è particolarmente ispirata o degna di nota e si mantiene costantemente su un tono moderato senza infamia ne’ lode, mentre la sceneggiatura risulta essere efficace e nel complesso ben strutturata nonostante alcune derive surreali che in un primo momento possono sembrare d’effetto, ma ad una seconda riflessione paiono poco plausibili visto lo svolgersi degli eventi. Con Dove la terrra trema, Netflix  arricchisce il proprio parco titoli con un film non certo folgorante ma sicuramente discreto e godibile, che saprà intrattenere per tutta la sua durata di quasi due ore ma che difficilmente rimarrà impresso nella memoria degli spettatori, un vero peccato considerate le potenzialità del prodotto che poteva con molta probabilità regalare qualcosa di più sia dal punto di vista narrativo, sia da quello visivo.