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Doctor Strange nel Multiverso della Follia

2022
Titolo Originale:
Doctor Strange in the Multiverse of Madness
REGIA:
Sam Raimi
CAST:
Benedict Cumberbatch (Dr. Stephen Strange)
Elizabeth Olsen (Wanda Maximoff / Scarlet Witch)
Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo)

Il nostro giudizio

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è un film del 2022, diretto da Sam Raimi.

Mentre si trova al matrimonio della sua vecchia fiamma mai del tutto dimenticata, il Dottor Strange assiste all’apertura di un portale attraverso cui si riversano nel nostro universo una ragazzina, America Chavez, inseguita da un demone munito di tentacoli e di un solo occhio. Dopo averlo sconfitto salvando America, il Dottore si reca da Wanda Maximoff per chiedere aiuto. Peccato che sia proprio lei l’inseguitrice della ragazzina, il cui potere vuole assorbire per viaggiare nel Multiverso e incarnarsi in una sua versione alternativa di una terra in cui è realmente riuscita ad avere dei figli e può fare la mamma come ha sempre sognato. Per riuscirci, Wanda ha fatto ricorso ai poteri del Darkhold, il libro oscuro il cui uso sconsiderato rischia di causare conseguenze irreparabili. Per contrastarlo, e per salvare America, il Dottor Strange dovrà trovare il leggendario libro dei Vishanti. Se qualcosa della sinossi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia non torna, se l’impressione è che manchino dei pezzi, è perché effettivamente mancano. Film e serie TV trasmesse in precedenza, una su tutte Wanda Vision, da cui dipende la possibilità di comprendere questa seconda avventura di Stephen Strange nella sua interezza.

Ed è questa la caratteristica della pellicola di Sam Raimi: rappresenta un giro di boa, il completamento di un cambio di prospettiva che vede le singole opere al totale servizio del brand. Doctor Strange nel Multiverso della Follia sta in piedi solamente in quanto parte dell’MCU. Come film a sé stante semplicemente non ha senso. Questo non per mancanze o buchi di sceneggiatura ma per una scelta ben precisa di chi coordina il franchise che da anni si muove in questa direzione che trova nel film di Raimi la sua espressione più compiuta finora. Anche volendo tralasciare la quantità massiccia di easter egg di una pellicola che fa del fan service più spinto uno dei propri punti di forza soprattutto dal punto di vista commerciale, Doctor è un’opera di raccordo fra le fasi precedenti del sempre più complesso costrutto dei Marvel Studios e il suo futuro in continuità con Spiderman: No Way Home che già introduceva concetti con cui i lettori di fumetti hanno una certa familiarità ma relativamente nuovi per gli spettatori che seguono il franchise solo al cinema.

I Marvel Studios si prendono dei rischi tracciando una linea che lascia sempre più in disparte lo spettatore occasionale a beneficio di un pubblico fidelizzato che segue tutti i film e le serie TV per avere tutti gli elementi necessari a comprendere le vicende che vede sullo schermo, con buona pace di chi si avvicina all’MCU per la prima volta e deve portasi in pari con la visione di una quantità ormai non indifferente di materiale. Ciò nonostante, accettate le condizioni di base Doctor Strange nel Multiverso della Follia funziona, parte scientemente in media res e, saltati i convenevoli ormai non più necessari, lancia lo spettatore su un ottovolante con i suoi alti e bassi, forse troppo al servizio dell’universo narrativo di cui fa parte e con uno spazio di manovra troppo esiguo per un regista sui generis come Sam Raimi che comunque riesce, almeno in parte, a strapparsi la museruola e a creare momenti che portano la sua impronta, sicuramente i più divertenti di tutto il film. Il MCU sta prendendo una direzione chiara, a proprio rischio e pericolo ma dai risvolti potenzialmente molto interessanti.