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Die you zombie bastards

2005
REGIA:
Caleb Emerson
CAST:
Tim Gerstmar
Geoff Mosher
Pippi Zornoza

Il nostro giudizio

Die you zombie bastards è una chicca delirante che si manifesta come pura presentificazione dello spirito canzonatorio e visionario del regista Caleb Emerson.

A partire dagli anni ’50, per le emittenti televisive locali, fino ai ’70, per il grande palinsesto, era diffusa la pratica distributiva, secondo la quale i film a basso costo e di dubbia qualità venivano mandati in onda dopo la mezzanotte. Molto spesso si trattava di opere innovative, coraggiose e controtendenza, oltre che contro la morale prestabilita. Molte di queste pellicole, oggi, sono diventate dei veri e propri cult. Die You Zombie Bastards! sembra uscito proprio da una di quelle programmazioni allucinate dei “film della mezzanotte”.

Red Toole, famelico cacciatore di hippy, condivide la sua sanguinaria passione con la voluttuosa e truculenta moglie Violet. Contemporaneamente, nell’isola del diavolo, il perfido Barone Vaklav Mummyhead Von Nefarious, trama di zombizzare l’intero pianeta attraverso un macchinario, ribattezzato “Enormo Zombotron”. Dopo aver visto Red e Violet in tv, il Dr. Nefarious riconosce il potenziale dei due e ne procede al rapimento. Red però riesce a salvarsi e parte quindi alla ricerca dell’amata. Un mantello di pelle umana, un’oscena calzamaglia rossa e degli stivali da giardinaggio gialli sono gli elementi costitutivi della divisa da supereroe, indossata dal protagonista durante il pellegrinaggio verso Violet. Un viaggio che ricalca, fino all’estremo, la struttura dei poemi epici, strizzando, in particolar modo, l’occhio all’Odissea e alle fatiche del re di Itaca.
Il film, totalmente inedito in Italia, vincitore del Lausanne Underground Film Festival 2006, del Backseat Film Festival 2006 e del The Rhode Island Horror Film Festival 2006, sembra costituirsi come una delle scellerate produzioni della Troma: sex, gore & Rock’n’roll. La formazione del regista, Caleb Emerson, deriva infatti dal grande, folle laboratorio della suddetta casa di produzione e distribuzione, per le quale ha debuttato come attore e cast director per The Toxic Avenger IV – Citizen Toxie di Lloyd Kaufman e come assistente alla regia per Poultrygeist: Night of the Chicken Dead di Lloyd Kaufman.
Il prologo del film trae spunto direttamente dalle apparizioni di Hitchcock, di Bela Lugosi o, come di recente, di Herschell Gordon Lewis (Smash Cut), intese figure di mediazione fra il pubblico e la fiction, assumendo quindi l’identità di presentatori del film a cui, in un modo o nell’altro, sono legati. In Die You Zombie Bastards!l’introduzione alle devianze e all’isteria della pellicola è un onore consegnato ad Hasil Adkins, capostipite dello psychobilly e musicista country-blues a cui è dedicata la stessa opera.
L’intera produzione è scandita dalla follia dei suoi personaggi, dalle contraddizioni insite in essi, dalla fusione dei generi e dalla parodia che ne deriva. Tutti elementi che trattengono il tono del film a livelli bassissimi di pura e voluta rozzezza, per un tripudio consapevole e farsesco del trash. Un vero e proprio trionfo della trivialità, che danza sulle trasportanti note di Paul Leary, dei Superkollider, dei Photon Torpedoes, dei Los Gatos Locos o ancora The Voodoo Organist, The Tombstone Brawlers, e Count Smokula.
Un seriel killer supereroe, una screem queen/tromette androgina e ninfomane, Penis Monsters dotati di vita proria, un antagonista sadomasochista con disfunzioni erettili. Sono, queste, solamente alcune delle spassosissime estremizzazioni, che fungono quasi da punteggiatura ad un linguaggio cinematografico del tutto capovolto.
Die You Zombie Bastards! rappresenta una vera e propria anomalia del cinema stesso, un’esilarante deviazione dall’ufficialità ormai consolidata della settima arte, una sorta di annullamento benefico di qualsivoglia logica cinematograficamente condivisa, un’aberrazione genetica del grande schermo da non perdere assolutamente.
Solamente per intenditori e cultori del genere.