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Cumper – The Erotic Family

2019
Titolo Originale:
Cumper - The Erotic Family
REGIA:
Rosario Gallardo
CAST:
Regina Vertebra
Lady Attila
Manfredi

Il nostro giudizio

Cumper – The Erotic Family è un film del 2019, diretto da Rosario Gallardo.

«Girato in cinque giorni con un’unica camera condivisa e senza una sceneggiatura. Durante il viaggio abbiamo registrato un amplesso al giorno. In 500 km. di strada. Da Milano a Roma. Abbiamo prodotto più di 600 minuti di girato delle oltre 10 ore di sesso praticate in 120 ore di convivenza. Abbiamo raggiunto più di 100 orgasmi e almeno 30 eiaculazioni femminili». Questa la premessa sovrascritta a Cumper – The Erotic Family della coppia milanese Rosario Gallardo (qui Bruno Bastoni e Regina Vertebra). Indubitabilmente, il solo video porno, nel senso etimologico del termine, fra quelli presentati al romano Hacker Porn Film Festival 2019. Tutti gli altri, alcuni molto interessanti, altri meno, con il porno vecchio stile hanno a che fare assolutamente… nulla: dal bel politically correct Questo non è amore, all’affascinante docu-film Narcisister, storia di una bravissima trasformista newyorkese, al figurativo Emmanuel, passando per lo stuzzicante Adorn. Ai vari (alcuni troppo lunghi) video su ambienti gay, trans e qeer, in definitiva quelli riassunti dall’acronimo LGBT (Frig, Obscuro Barocco, Rausch, per citarne tre). Insomma, l’amico Lucio Massa, leader del Festival, potrebbe ri-battezzarlo – non me ne voglia –  Post Porn Hacker Film Festival. Gallardo no. Gallardo gira un amatoriale old-style da fare invidia – anche per scenografie di quotidiana esistenza –  ad Hans Rolly. Marito e moglie, Nicola e Maria alias Rosario Gallardo, invitano sul loro camper prima una coppia di ragazzini («Due quarantenni con due ventenni», sottolinea Maria) e se li spupazzano (o meglio,  lei se li spupazza mentre il marito, solitamente, fa sesso soltanto con la coniuge – quando sono gli ospiti a gestire la telecamera – e riprende).

Ho avuto modo di conoscere i Gallardo in un paio di occasioni, molto superficialmente, presentato dal mio storico fratello in hard e in genovesità, nonché loro grande amico, Michele Capozzi: la prima volta in un bar di Milano, la seconda alla presentazione, di un video di Luigi Zanuso, in un centro sociale, sempre milanese. Lei, Maria, esibizionista strutturale e lui, Nicola, decisamente più simpatico (almeno a me) della moglie, si erano esibiti per pochi intimi. In Cumper si esibiscono “coram populo”, quanto meno per chi ha visto o vedrà il film (anche in rete, comunque – sui loro siti – sono disponibili molti video della coppia). Qui se la spassano con la giovane coppietta certamente meridionale, direi siciliana, disinibita e divertita. Già perché è il divertimento alla base di questo film, il sesso fatto sempre con il sorriso e la spenseriatezza che pochi quarantenni oggi possono concedersi. Ci sono momenti di puro esibizionismo “open air”, con il rischio di essere visti, telefonate fra Maria e il figlioletto, discussioni anche abbastanza “alte” che nel mondo dell’hard nostrano, ostico persino ai congiuntivi, sono decisamente sconosciute. E c’è anche un regolamento – stampato su una lista di obblighi per accedere al porno-camper, letto ad alta voce da Maria –  fra i quali un fumoso “qui si guadagnano soldi facendo zozzerie in cam”.

Dopo i giovinetti, sale a bordo anche un baffuto fan, sorta di Ron Jeremy venticinquenne: collaborativo e disponibile a tutto. Ogni tanto la telecamera indugia su una pentola di spaghetti (bisogna pure riprendere le forze…) o sugli incredibili squirting di Maria, roba da guinness dei primati. Il tutto in un clima di gioia e totale annullamento (almeno durante le riprese…) dei problemi della quotidianità. In Cumper i canoni delle scene di sesso sono, più o meno, quelli del porno tradizionale: pompino, scopata, eiaculazione in bocca con bevuta, con la differenza, qui, di un lesbo solo accennato. Insomma, un film porno anni 90 (quasi) in piena regola. E, anche se i Gallardo in altre occasioni hanno sfiorato i confini della performance artistica, qui tutto è tranquillamente finalizzabile a una possibile masturbazione dello spettatore, a differenza degli altri video presentati all’HPFF che, molto difficilmente, potrebbero portare ad erezioni e conseguenti operazioni autoerotiche. Almeno per un pubblico tradizionale dell’hard…(si sa, d’altra parte, che il mondo del sesso è un buco nero… privo di regole e pronto a inghiottirci e dunque chissà…). Giretto post scopatorio per la periferia romana dove il ragazzino porta in giro la ragazzina trascinandola con un collare canino al collo, fra i mucchi di spazzatura che non fanno dormire Virginia Raggi. Nonché sosta blasfema sotto un’edicola votiva con fuoriuscita di tette della Gallardo-woman. Epigrafe finale del Marchese de Sade: «La via più breve fra due cuori è il cazzo».