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Contracted

2013
Titolo Originale:
Contracted
REGIA:
Eric England
CAST:
Najarra Townsend (Samantha)
Caroline Williams (Mamma di Sam)
Alice Macdonald (Alice)

Il nostro giudizio

Contracted è un film del 2013, diretto da Eric England.

In un’epoca in cui il tema dell’AIDS è tornato prepotentemente di moda, l’avventura di una notte può trasformarsi in un incubo a occhi aperti se non si prendono le dovute precauzioni.

In Contracted, lo scoprirà a proprie spese Samantha (Najarra Townsend), che quella sera a casa di amici si è lasciata abbordare da uno sconosciuto e, complice l’alcool, si è ritrovata “a pecora” in macchina. La cosa è altresì imbarazzante se si pensa che a Samantha piacciono le donne, ma non è questo il punto. Sul corpo di Samantha cominciano ad apparire dei segni. Primi delle innocue infiammazioni cutanee, poi un occhio che sembra sciogliersi nelle orbite, il sangue vomitato nella tazza del cesso e, dulcis in fundo, i vermi che le escono dalla vagina.

La madre non la prende sul serio e pensa sia ricaduta nel solito vizio della droga, mentre gli amici la evitano. Il dottore, invece, le fa la predica e la mette in stand by fino all’esito delle analisi. Samantha però non può aspettare, il disfacimento del suo corpo è in accelerazione costante. Alla fine, la lotta per la sopravvivenza si trasforma in bisogno d’amore o almeno di accettazione, e Samantha comincia a infettare tutti quelli che le capitano a tiro.

La sua non è una vendetta nei confronti del mondo ma solo il disperato bisogno di non rimanere sola. Fa male al cuore Contracted perché, al di là dell’effetto gore (che non manca), della evidente pornografia di certi temi e situazioni, delle cause “fantascientifiche” della trasformazione e delle citazioni nerd a Fangoria, l’attenzione del suo giovane regista, Eric England (quello di Madison County, lo slasher col maiale) è tutta per Samantha e il suo drammatico viaggio negli inferi.

Certo, si potrebbe contestare una certo perbenismo morale verso il comportamento frivolo della ragazza, ma non penso sia davvero questo l’intento. Quello che England voleva fare era raccontare l’angoscia della morte attraverso il genere, senza fare sconti a nessuno. E c’è riuscito.