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Complotto fatale

2019
Titolo Originale:
Gaslit
REGIA:
Colin Edward Lawrence
CAST:
Zoe McLellan (Olivia Whitmore)
Matthew Pohlkamp (Layne Whitmore)
(Mike Erwin) Jack Daly

Il nostro giudizio

Complotto fatale è un film del 2019, diretto da Colin Edward Lawrence.

Complotto fatale, ruota attorno alla famiglia Whitmore: marito Layne (Matthew Pohlkamp), moglie Olivia (Zoë McClellan) e figlia adolescente Hannah (Stevie Lynn Jones). Layne ha un lavoro ben retribuito, tanto da mettere il capitale iniziale per far aprire a sua moglie una galleria d’arte. In passato vivevano a Seattle, ma poi si sono trasferiti nella città più rurale dello stato di Washington per cercare di salvare il loro matrimonio, in crisi perché Layne ha avuto una relazione con un’altra donna. L’identità di questa donna verrà a galla solo alla fine del film, ma il pubblico più attento potrebbe intuirla quasi immediatamente. Per la prima mezz’ora Complotto fatale è un film sorprendentemente bello, sulla rottura di un matrimonio e la conseguente amarezza della figlia, a cui è sempre piaciuto suo padre più di sua madre. Hannah diventa molto triste quando questi muore in un incidente d’auto – almeno questo è quello che viene detto a lei, a sua madre e agli spettatori – e incolpa la madre per l’accaduto. Proprio in quel periodo una mamma single afroamericana, Mary Cooper (Stephanie Charles), e sua figlia Sydney (Ryan Madison), si trasferiscono nella casa della porta accanto e la trama inizia davvero a bollire.

Le Cooper invitano Olivia e Hannah per un weekend in campeggio, Olivia è combattuta perché deve preparare l’inaugurazione della sua galleria, ma Hannah decide di andare. Quando, durante il fine settimana, Olivia cerca di rintracciare sua figlia, a rispondere è sempre la segreteria telefonica; al ritorno dal weekend le Cooper le dicono che hanno passato il fine settimana da sole, dal momento che Hannah non si è mai unita a loro. Quando Olivia si reca dalla polizia per denunciare la scomparsa, il detective Bruce Chambers (Chris Dougherty) la porta nello studio di sua moglie, la terapista Lisa Chambers ( Samantha Colburn), che dice alla donna di aver saltato la terapia. Olivia protesta dicendo che è sua figlia ad avere l’appuntamento, non lei, ma Lisa le dice che sia il suo ex marito che la loro figlia sono morti nell’incidente automobilistico e che lei sta soffrendo di un grave caso di dissociazione, negando la morte di sua figlia. Una frenetica Olivia si mette alla ricerca di elementi che provino che Hannah è ancora viva – o che almeno lo era dopo che suo marito è stato ucciso – e i suoi unici alleati sono Jack Daly (Mike Erwin), un artista che esponeva nella sua galleria, attratto da lei, e Genevieve, una ristoratrice che la donna aveva assunto per fornire per il catering d’inaugurazione della sua galleria.

Nel frattempo, una misterioso sconosciuto è pronto a zittire chiunque abbia qualcosa da riferire alla polizia. Senza aggiungere altro della trama, vogliamo invece ricordare che, anche se la sceneggiatura di questo film utilizza specificamente il termine “Gaslighting”, che si rifà alle due versioni cinematografiche dell’opera teatrale di Patrick Hamilton, Angel Street, del 1939 e Notorius, il complotto contro Olivia coinvolge così tante persone che sembra più attingere al film di Alfred Hitchcock del 1938 La Signora scompareComplotto Fatale è un film che cerca di essere al di sopra della media, ma i colpi di scena sono troppo eclatanti e Lawrence non è un regista di suspense così bravo da far funzionare una storia alla Hitchcock o alla George Cukor. Sebbene si tratti di una produzione “rispettabile” con un cast decente (anche se ci si chiede perché abbiano scelto per i ruoli dei protagonisti maschili tre attori che si assomigliano tra loro, confondendo a volte lo spettatore), è un film che regala un’ora e più di buon svago senza entrare in territori troppo ricercati ma con un’onesta narrazione da thriller che non annoia e mantiene il livello della tensione abbastanza alto.