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Colonia

2015
Titolo Originale:
Colonia
REGIA:
Florian Gallenberger
CAST:
Emma Watson  (Lena)
 Daniel Brühl (Daniel)
 Michael Nyqvist  (Paul Schäfer)

Il nostro giudizio

Colonia è un film del 2015, diretto da Florian Gallenberger

«Chiunque può torturare… ma spezzare un essere umano senza fargli del male fisicamente quella è un’arte!» Con queste parole si viene accolti a Colonia Dignidad: la storia narrata prende spunto dalla realtà tuttavia i due protagonisti, Emma Watson e Daniel Brühl, sono frutto della fantasia del regista tedesco Florian Gallenberg che insieme a Torsten Wenzel ha scritto il film. Fa da sfondo all’intera vicenda la famigerata “Colonia Dignidad” appunto, una sorta di setta, ma in verità un vero e proprio campo di concentramento, creata nei primi anni ’60 dal santone Paul Schäfer, qui interpretato dal bravissimo Mikael Nyqvist. È nel 1973, durante il colpo di Stato di Augusto Pinochet, che il film prende l’avvio: l’hostess Lena arriva a Santiago del Cile dove incontra il suo compagno, il rivoluzionario Daniel il quale è fotografo di un gruppo di attivisti che supportano Salvador Allende, primo presidente marxista eletto democraticamente che “fu poi suicidato” dai golpisti di Pinochet. La mattina dell’11 settembre 1973, col colpo di Stato, inizierà l’incubo per i due ragazzi: Daniel viene riconosciuto da un traditore del suo gruppo come il fotografo e l’ideatore di poster pro-Allende. Viene caricato su di una camionetta bianca simile ad un autoambulanza e rinchiuso in seguito nella orrenda prigione Dignidad a sud del Paese dove verrà torturato più volte. Lena, sconvolta dal rapimento, decide di entrare a far parte della colonia come nuovo membro: vivrà gli stessi orrori di cui è già partecipe Daniel tentando a tutti i costi di incontrarlo segretamente e fuggire insieme.

Colonia mette in risalto e denuncia i rapporti di stretta collaborazione che l’Ambasciata tedesca in Cile aveva con la Dignidad, fatto ormai storicamente provato. E ha l’onore di aver ricevuto elogi da parte degli ex-membri della colonia per l’accuratezza dei dettagli. Gallenberg per scrivere il film ha fatto ricerche pluriennali sul territorio cileno riuscendo ad accedere a documenti, anche fotografici, mai mostrati fino adesso. Non a caso l’opera è dedicata proprio alle vittime di questo inferno in terra dove i diritti umani e gli obblighi etici e morali sono stati calpestati per diversi decenni. Solo nel 2004 il santone Schäfer venne riconosciuto colpevole di atrocità contro donne, uomini e bambini e condannato, nel 2006, a 33 anni di prigione dei quali riuscì a scontarne solamente quattro: la morte lo trascinò via lo scorso 2010. Pare addirittura ci siano prove che il medico nazista Josef Mengele abbia vissuto nella Colonia dove avrebbe avuto modo di proseguire i suoi studi sui parti gemellari.Le riprese di Colonia sono durate circa sedici settimane e si sono svolte tra l’ottobre del 2014 e il gennaio successivo. Sebbene la prima parte del film sia ambientata a Santiago, in realtà la città militarizzata che vediamo è Buenos Aires; la “colonia” invece è una miniera di ardesia in disuso al confine tra Belgio e Lussemburgo.

Colonia ha avuto un buon successo di critica e di pubblico tuttavia, come molti film di oggi, non riesce a essere propriamente un film d’autore: pensando a quella preziosa gemma di Peter Mullan che è Magdalene, siamo parecchio distanti dal gridare al capolavoro. Molte scene sono un po’ “sensazionalizzate” e la voglia di stupire lo spettatore con battute in alcuni casi inverosimili o sequenze spettacolari fa sì che Colonia risulti una pellicola più “americana” che europea. Gli attori sono più o meno bravi anche se forse volti troppo noti. Tuttavia la Watson stenta a emergere come personalità, pretendendo di essere l’eroina della storia ma risultando invece fiacca e facilmente rimpiazzabile. Belli i filmati d’epoca in apertura e le fotografie sui titoli di coda. Un consiglio: forse è bene vedere prima Missing – Scomparso di Costa Gravas – quella sì una vera opera d’arte – per fare il giusto confronto e avere una visione più completa dei fatti che si svolsero in quella torrida e asfissiante giornata di fine estate del 1973 in Cile.