Chuck Norris vs Communism è un documentario del 2015, diretto da Ilinca Calugareanu.

A metà anni Ottanta, durante il regime comunista di Nicolae Ceausescu, un apparato deviato del Governo romeno creò un sistema di “spaccio” di film americani (all’epoca proibiti in Romania), aiutando il popolo oppresso a risvegliare le proprie coscienze, spingendolo verso la rivoluzione del 1989. Sembra la trama di un grande film di fanta-politica, ma in realtà questi sono fatti realmente accaduti e raccontati all’interno del documentario Chuck Norris vs Communism (disponibile su Netflix). Protagonista di questa storia è Irina Nistor, traduttrice e funzionario del Governo di Ceausescu, la quale a metà anni Ottanta venne ingaggiata dall’imprenditore contrabbandiere Teodor Zamfir, per tradurre e doppiare i film americani che illegalmente venivano introdotti nella Romania del regime. Il pubblico romeno, e una nuova generazione di ragazzi dell’Est Europa, poterono così scoprire cosa c’era al di là dei propri confini e come viveva un Occidente che nutriva la propria immaginazione a suon di scazzottate e film d’azione. Dopo oltre 3000 film tradotti e doppiati il contributo di Irina, dei suoi collaboratori, e dei protagonisti delle pellicole hollywoodiane spacciate, aiutò a spingere il popolo romeno alla ribellione che portò alla caduta del regime comunista.

Chuck Norris vs Communism è un documentario realizzato dall’esordiente Ilinca Calugareanu, finanziato attraverso una campagna di crowdfunding su Indiegogo. La storia va al di là della Storia, un esempio di quanto potente possa essere la settima arte e di come la mente umana possa rimanere affascinata e trascinata dalle immagini e dai racconti narrati attraverso uno schermo.
Il documentario alterna interviste, ricostruzioni di situazioni realmente accadute e filmati tratti da alcune delle pellicole americane anni Ottanta più amate dal popolo romeno. Jean-Claude Van Damme, Sylvester Stallone, e Chuck Norris (il cui nome dà il titolo alla pellicola), sono i protagonisti di action-movies ormai classici, che divennero in brevissimo tempo veri e propri idoli, e ispirazioni per un intero popolo dell’Est Europa. La narrazione portata avanti dal documentario è capace di mischiare più atmosfere: dallo spy, al drammatico, allo storico. Le ricostruzioni delle vicende accadute si alternano bene con interviste e filmati di repertorio, creando un ritmo incalzante che porta in crescendo verso un finale emozionante.

Gli amanti del cinema, e delle pellicole anni Ottanta in particolare, non potranno non farsi coinvolgere da un documentario capace di dimostrare quanto la settima arte possa smuovere le menti di un intero popolo. Irina Nistor oggi è un autrice televisiva, curatrice di festival cinematografici, che utilizza le proprie competenze per far crescere il movimento artistico ed il settore dell’intrattenimento in Romania. Ma a spingerla in avanti è sempre stato un profondo amore per la settima arte. Infatti, nel corso di Chuck Norris vs Communism ha più volte sottolineato che il suo obiettivo non era far scoppiare una rivoluzione, bensì «Poter guardare più film possibili». E per quanto una certa parte di critica e pubblico abbia sempre mal giudicato gli action-movies anni Ottanta, ed attori quali Jean-Claude Van Damme e Chuck Norris, personaggi del genere potranno vantarsi di aver contribuito, nel loro piccolo, alla nascita di una vero e proprio movimento di ribellione. Una rivoluzione, senza la quale, la Romania del 1989 non si sarebbe mai liberata del regime di Ceausescu. E per farla sono serviti anche i cazzotti di Chuck Norris.