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Cassandro the Exotico! – Sguardi Altrove Film Festival

2018
Titolo Originale:
Cassandro the Exotico!
REGIA:
Marie Losier
CAST:
Cassandro (se stesso)

Il nostro giudizio

Cassandro the Exotico! è un film del 2018, diretto da  Marie Losier.

La notte si accende di luminescenze che ricamano il buio di colori e bagliori, i fuochi d’artificio, merletti che durano il tempo di un lampo e brillano come le sgargianti paillettes degli abiti di Cassandro. Proprio come l’effimero sfavillio balena nella notte così la carriera del luchador messicano Saul Armendariz, conosciuto come Cassandro, dopo ben 26 anni, sta ormai per giungere al termine, perché, come lui stesso afferma, “è il mio corpo a chiederlo”. Trucco glamour, capelli cotonati e sempre in ordine, look eccentrici, colorati e impreziositi da lustrini, sfoggiati con orgoglio e naturalezza sui ring della Lucha Libre, dominata da un machismo imperante. Cassandro, lottatore omosessuale, è ritratto con amore, tenerezza ed empatia dallo sguardo di Marie Losier che riesce a dare vita a un lavoro intimo e quasi familiare, sensazione acuita dalla partecipazione attiva della regista; la sua voce in campo, ora consolatoria, ora gioiosa, accompagna gli stati d’animo del lottatore, sollevandolo dai momenti più duri e ridendo alle sue battute.

Cassandro contribuisce a dipingere il proprio ritratto raccontandosi e non lesinando davanti all’obiettivo emozioni, timori e paure che hanno accompagnato questa importante parentesi della sua vita, durante la quale ha faticosamente cercato la via del riscatto da un’esistenza non semplice. Dietro i sorrisi, i balli davanti la mdp e un’apparente maschera da giullare si nasconde la fragilità dell’uomo; un’infanzia di abusi, i rapporti difficili con la famiglia, la sua omosessualità e gli infortuni sul ring, le droghe, l’alcol e la depressione. Nel documentario Cassandro the Exotico!, presentato nel corso della nuova edizione dello Sguardi Altrove Film Festival, la Losier con estrema delicatezza tratteggia le ombre, i colori e le sfumature del lottatore, con premura, sensibilità e dolcezza, cogliendo i momenti più riservati, non solo la disperazione o l’esaltazione sfrenata a ritmo di I Will Survive, ma anche il riposo con il suo orsacchiotto, i racconti e le confidenze che l’uomo riserva alla regista, nel rapporto amichevole sapientemente costruito dalla Losier.

La regista francese, dopo aver diretto The Ballad of Genesis and Lady Jaye, affresco dedicato all’artista Genesis P-Orridge, torna a dare ancora voce, corpo e volto ad una personalità affascinante e fuori dal comune che attraverso l’eccentricità di rossetti e lustrini ha scelto di far vibrare e scintillare la propria vita. La Losier confeziona un’opera intensa, brillante e commovente con un linguaggio filmico coerente, scegliendo di girare in 16 mm, colorazioni sature utili a restituire all’occhio la poesia suggestiva e toccante di Cassandro the Exotico!, con composizioni visive gioiose e un immagine che rispetta le atmosfere e la libertà espressiva del cinema sperimentale underground statunitense, molto amato dalla regista e parte integrante della sua formazione artistica.