
Bruno Reidal
2021
Bruno Reidal è un film del 2021, diretto da
Bruno Reidal riflette su ciò che altrettanto semplicisticamente la religione definisce il male e la scienza medica attribuisce alla sfera delle patologie psichiatriche. Entrambe queste visioni restano esterne. Si appellano a dei principi superiori, ai quali riconducono la variante individuale, la grande selva nera che ognuno cela in sé. Il film di Vincent Le Port, che ha il merito di non voler insegnare nulla, ma di fatto qualcosa insegna, e che non intende arrivare a nessuna conclusione prova invece a far fluire con le parole stesse di un assassino quindicenne, il climax che lo ha portato a pugnalare e quindi decapitare un fanciullo. I fatti sono reali e le confessioni dell’omicida sono quelle da lui stesso vergate in un ospedale psichiatrico, dove morì all’età di trent’anni. L’esecuzione del crimine apre il film e la dettagliata descrizione dello stesso lo chiude.
Il racconto è in retrospezione, quando il protagonista (Dimitri Doré), dinnanzi a tre psichiatri che lo interrogano, ripertica la propria vita: dalla scoperta della masturbazione, agevolata da un viandante pedofilo, al crescere, con lo svilupparsi delle pratiche autoerotiche, di una pulsione omicida correlata che diventa l’unico tramite al piacere. Di ragioni ce ne potrebbero essere mille o nessuna, non importa: importa che quella spinta sia incoercibile e che il soggetto, Bruno, avverta con lucidità che, nonostante i baluardi che egli tenta di porre allo stimolo (la Fede: entra in seminario, dove studia, primeggiando, e fa penitenze), i marosi della sua natura non rappresentano un avversario superabile. E, un giorno, uccide. Il film è geometrico, semplice, diretto, senza ricami, senza fronzoli. Esattamente come i discorsi di Bruno a coloro che lo interrogano. Le Port, al debutto nel lungo, ricostruisce, stando al riparo dalla pedanterie e dal preziosismo storico, l’ambiente che fa da sfondo, è che un paesino rurale della Francia agli inizi del secolo scorso. Validissimo Doré, così come Roman Villedieu che incarna Reidal da piccolo, e Jean-Luc Vincent, nel ruolo del medico inquisitore, Lacassagne.