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Black Panther

2018
Titolo Originale:
Black Panther
REGIA:
Ryan Coogler
CAST:
Chadwick Boseman (T'Challa / Black Panther)
Michael B. Jordan (Erik Killmonger)
Lupita Nyong'o (Nakia)

Il nostro giudizio

Black Panther è un film del 2018 diretto da Ryan Coogler

Dopo gli eventi narrati in Captain America: Civil War, T’Challa (Chadwick Boseman) nuovo re del Wakanda, ritorna in patria per guidare il paese. Il peso della corona crea dubbi sul precedente regno del padre, se sia ancora giusto nascondere la loro realtà di paese tecnologicamente più avanzato sul globo o far credere di essere un paese del terzo mondo. La sua ex fiamma vorrebbe poter aiutare tutti i bisognosi con le tecnologie mediche e scientifiche in loro possesso, mentre altri pretendenti al trono come Erik Killmonger (Micheal B. Jordan) vorrebbe usare questa potenza per armare tutti i neri del mondo e mettere a ferro e fuoco il globo. Salutato dalla critica statunitense come l’ennesimo capolavoro della premiata ditta Marvel Studios, Black Panther vive di un eco incontrollato di lodi che si focalizzano soltanto su temi portanti su cui si costruisce tutto il film, inserendo il supereroe africano in un discorso mediatico attorno la rivalsa dei neri e relativa attenzione alle minoranze etniche. Che questo sia un effetto Trump, non è dato sapere, ma Black Panther si riempie gli occhi e la bocca di grandi temi su cui far girare tutto il resto del film: immigrazione, il valore della famiglia, l’evoluzione della società come del pensiero comune e la necessità di un cambiamento.

Tutti temi di grande lode e attenzione, ma proprio su questi aspetti il film di Ryan Coogler mostra il fianco, difatti la narrazione si presenza priva di mordente, statica, prolissa e romanzata all’inverosimile. Raramente si presenta l’occasione di sottolineare come difetto la mancanza di combattimenti o scontri atti a tenere alto il ritmo del film, eppure qui, nelle sue due ore di film, dopo un guizzo iniziale che faceva ben sperare, si cade in una staticità narrativa che appesantisce tutta l’opera. Coogler si muove bene, ma non benissimo. Arricchisce con qualche movimento dinamico di camera ma è ancora troppo giovane e non riesce a gestire la pressione da blockbuster e come già successo con Creed, Black Panther presenta una CGI pessima che mal si assorbe all’interno del girato, sbagliando proporzioni e movimenti.

Lavorando quindi in un terreno strettamente teorico e narrativo, proprio nei temi affrontati Black Panther trova la sua dimensione migliore nel mostrare la politica nell’intrattenimento: come terra inesplorata dal mondo occidentale, il Wakanda è la rappresentazione di quel El Dorado da tutti cercata e bramata, e del suo tesoro inestimabile, il vibranio, materiale indistruttibile con cui è stato creato lo scudo di Captain America, motivo per cui inserito in un contesto sociale o geopolitico, Black Panther è il manifesto di una corsa all’oro odierna che come tale porterà solo morte e distruzione. Con un Chadwick Boseman totalmente imbalsamato e inadatto al ruolo di protagonista, si muovono meglio tutti gli altri personaggi, con lode alla sua nemesi Killmonger, un nemico con idee estremiste e rivoluzionarie, mosso da un ben specifico risentimento che lo rende un nemico politico più che fisico, per quanto la risoluzione di ogni problema avverrà con l’inevitabile scazzottata finale. Inserito nel grande parco giochi Marvel, Black Panther è un film che annovera diverse novità, per lo più narrative, ma ancora in fase di rodaggio e perfezionabili, motivo per cui siamo ben lontani dal capolavoro tanto decantato.