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Beyond the Track

2017
Titolo Originale:
Beyond the Track
REGIA:
Ian Truitner
CAST:
Sunny Mabrey (Iris Duncan)
Lance Broadway (Comandante Linden)
T.J. Hoban (Chris Zimmer)

Il nostro giudizio

Beyond the Track è un film del 2017, diretto da Ian Truitner

Il plot di Beyond the Track (aka Teleios) prevede il tradizionale e iper-sfruttato viaggio nello spazio profondo per una missione di soccorso, da parte, in questo caso, dello shuttle spaziale Teleios, il cui equipaggio è composto da soli membri modificati geneticamente, a tal punto da renderli quasi degli androidi senza sentimenti. L’oggetto della missione è ritrovare un veicolo minerario scomparso da due anni, ma naturalmente arriveranno troppo tardi e l’unico sopravvissuto, O’Neill (Weetus Cren), si esprime unicamente utilizzando diverse lingue straniere. Nemmeno il robot della nave, Lulu AH-320 (Ursula Mills) riesce ad aiutarli. Sarà compito del primo ufficiale Iris Duncan (Sunny Mabrey, Once Upon a Time) ottenere delle risposte, mentre, nel frattempo, l’equipaggio comincia a sperimentare dei comportamenti inaspettati, vale a dire delle emozioni.

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Visivamente accattivante, con un uso della computer grafica neanche troppo eccessivo, Beyond the Track risulta però molto freddo e asettico, finendo per somigliare a un episodio di Star Trek, solo meno interessante e coinvolgente. Gli attori, tutti molto attraenti e vestiti di tutine attillate, sembrano usciti dalla pubblicità di un profumo o dalla brochure di una palestra e se da una parte la cosa può anche non dispiacere, dall’altra tende anche a irritare. Non sempre si raggiunge un alto livello recitativo, anche se c’è da considerare che quasi tutti gli interpreti impersonano individui avanzati geneticamente e suonano piuttosto robotici, ma la Mabrey se la cava, in effetti, bene, offrendo una performance genuina e credibile, nonostante la sceneggiatura complessa non aiuti nel mantenere viva la storia. L’impressione generale è che non ci addentri abbastanza in profondità in alcune tematiche che potevano risultare avvincenti, per esempio l’avversione che alcuni dei personaggi hanno verso gli esseri umani non-avanzati, e che invece il tutto rimanga un po’ monco.

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La caratterizzazione iniziale dei personaggi inoltre non è molto approfondita e nel momento in cui Zimmer (T.J. Hoban) diventa sempre più lussuriosa nei confronti dell’emotivo Anderson (Christian Pitre, Crazy, Stupid, Love), il comandante Linden (Lance Broadway) si fa più aggressivo e il dottore della nave (Mykel Shannon Jenkins) comincia a dimenticarsi le cose, il livello di interesse non subisce certo una clamorosa impennata. Oltretutto, Truitner coraggiosamente non stabilisce un vero e proprio eroe o villain nella storia e quando le cose cominciano a mettersi male per tutti, diventa difficile sintonizzarsi emotivamente con i personaggi coinvolti, data la poca empatia verso di loro. Il look della pellicola è chiaramente di grande appeal (grazie anche a un budget di 1 milione di dollari, ci mancherebbe), ma le locations troppo limitate e la scarsità di azione e di effetti, oltre alle succitate mancanze, rendono Beyond the Track, alla fin fine, un modo un po’ noioso per passare 90 minuti del proprio tempo, considerato soprattutto il potenziale che aveva. Unica nota di colore la presenza in un piccolo ruolo di Michael Nouri (Flashdance).