Featured Image

Better call Saul – stagione 1

2015
Titolo Originale:
Better call Saul
CAST:
Bob Odenkirk (Jimmy McGill/Saul Goodman)
Jonathan Banks (Mike Ehrmantraut)
Rhea Seehorn (Kim Wexler)

Il nostro giudizio

Better call Saul – stagione 1 è una serie tv del 2015, ideata da Vince Gilligan e Peter Gould.

Partiamo da questo assunto basilare: Better Call Saul – stagione 1 non è un prequel di Breaking Bad. Better Call Saul è uno spin-off, e di quelli riusciti! Dopo aver digerito la prima stagione, è doveroso riconoscere il successo dell’esperimento di Gilligan & Gould: non solo non siamo di fronte ad un fallimento stile Joey (spin-off di Friends), ma la serie targata AMC si presenta come un prodotto di pregevole fattura con tutte le carte in regola per vivere di vita propria. Veniamo al dunque: Better Call Saul è ambientato nel 2002, quindi circa 7 anni prima della comparsa di Saul Goodman nell’universo di Breaking Bad. Racconta la genesi di Saul, e in particolare si concentra sul rapporto che lega Slippin’ Jimmy McGill (Bob Odenkirk, il futuro Saul) al fratello maggiore Chuck (Michael McKean, già visto in This is Spinal Tap), uno straordinario avvocato di successo che si è ritirato dal mondo del lavoro a causa di sospetta sindrome da ipersensibilità elettromagnetica. Come in Breaking Bad, la forza di Better Call Saul risiede in quei momenti di tragicità in cui l’uomo comune viene messo in ginocchio dalla vita, ma si dimostra sempre pronto a rialzarsi. È proprio questa l’essenza di Jimmy McGill. Jimmy non ha scelto Chuck come fratello maggiore, e il suo miglior modo di adattarsi a questa scomoda situazione è stato quello di fuggire il confronto, andando sconsideratamente nella direzione opposta.

Il giovane Jimmy è così un lestofante truffatore da quattro soldi, le cui giornate passano tra il bancone del bar e l’ideazione di nuovi imbrogli assieme al sodale Marco, sino a che l’ultima bravata lo mette in guai seri. A questo punto il fratellone gli dà un aut-aut: o Jimmy mette la testa a posto, oppure Chuck lo lascia marcire in galera. Ecco il momento di svolta: Jimmy vede una chance di farcela, di spostarsi sul lato giusto della vita, decidendo così di intraprendere la strada dell’avvocatura e di diventare come il fratello, ma scoprirà a sue spese l’ipocrisia di Chuck e l’inconsistenza di un modus vivendi che non gli appartiene. Ogni volta che Jimmy cerca di redimersi viene preso a sberle dalla dura realtà, egli è un buono che vorrebbe essere anche un onesto a tutti i costi, quasi a voler mondare la sua anima dagli errori del passato. I suoi fallimenti ci fanno fin da subito empatizzare con lui, un pò come succedeva con Walter White, ma c’è una differenza fondamentale tra i due personaggi: Walt è un brav’uomo che decide di tirare fuori la sua ombra e di assecondarla, seguendo un percorso di trasformazione, mentre Jimmy al contrario cerca in tutti i modi di cambiare la sua natura, dovendo infine constatare come il suo obiettivo sia una chimera.
Per Jimmy non c’è spiraglio di trasformazione, ma presa di coscienza della propria identità e delle proprie inclinazioni, dell’impossibilità di essere diverso da sè stesso. Walter ha scelto di diventare Eisenberg, Jimmy non ha avuto altra scelta che essere Saul. I know what stopped me.  And you know what? It’s never stopping me again.

A margine di ciò, l’episodio più riuscito della prima stagione è il sesto, Five-O, tutto incentrato sul passato di Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks, gradito innesto da Breaking Bad) e se questo sembra assurdo visto quanto precedentemente affermato sulla centralità nella storia del rapporto Jimmy/Chuck, non si può non constatare come la side-story del passato di Mike sia un momento di alta scrittura e recitazione.
In definitiva, queste prime 10 puntate seguono il ritmo lento di crescita dei personaggi della prima serie di Breaking Bad, è lecito dunque aspettarsi un analogo climax nelle prossime stagioni, dove assisteremo alla trasformazione di Jimmy in Saul. Better Call Saul – stagione 1 è sicuramente un ottimo prodotto, che non vive di luce riflessa e che si basa su delle solide fondamenta per poter essere sviluppato a dovere nel prosieguo della narrazione: manca una mese alla messa in onda della seconda stagione… Per ora, promosso a pieni voti!