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Bang Bang Baby

2022
REGIA:
Michele Alhaique, Giuseppe Bonito, Margherita Ferri
CAST:
Arianna Becheroni (Alice)
Antonio Gerardi (Nereo)
Dora Romano (nonna Lina)

Il nostro giudizio

Bang Bang Baby è una serie tv del 2022, diretta da Michele Alhaique, Giuseppe Bonito e Margherita Ferri.

Destino è forse la parola che più si addice per iniziare a parlare di Bang Bang Baby. Esiste di sangue, familiare, quello che decidiamo noi, ma anche quello che ci viene imposto e quello a cui siamo predestinati, a volte inconsapevolmente, sin dalla nascita. Alice, la nostra giovane protagonista, “inciampa” in tutti pur di assestarsi e trovare finalmente uno spazio entro cui sentirsi libera e padrona di sé. Naturalmente ciò non accade senza un rocambolesco susseguirsi di eventi criminosi che più di una volta metteranno a rischio la sua vita e quella di chi le sta vicino. Alice è una sedicenne che vive con la madre in provincia di Milano, una ragazza che nel gergo i coetanei definirebbero “sfigata”. La sua rete sociale si riduce al solo Geremia (detto Gimbo), sfigato tanto quanto lei, mentre a scuola i compagni la deridono alla prima occasione. La sua vita viene letteralmente sconvolta e per sempre cambiata dalla scoperta che il padre, creduto da sempre morto, in realtà è vivo. Inoltre, viene a conoscenza di essere per metà una Barone, famiglia di punta della ‘ndrangheta milanese.

L’incontro col padre sarà per lei il punto di non ritorno e l’inizio di una nuova vita il cui ritmo verrà scandito da omicidi, droga e loschi affari. Uno dei pregiudizi nel quale il nostro paese incappa spesso è quello di non essere al pari con le grandi produzioni internazionali, men che meno nel campo della serialità. Negli ultimi anni Gomorra (e poche altre serie tv) hanno contribuito a questo cambio di rotta e non è da escludere che Bang Bang Baby segua la stessa sorte. Sappiamo quanto all’estero amino il contesto criminale probabilmente per la verosimiglianza con la realtà, ma nella serie in oggetto la deriva gangster cammina di pari passo al racconto di formazione dai toni grotteschi e pop dati da una colonna sonora anni ’80 composta da successi italiani e internazionali decisamente funzionale e descrittiva tanto quanto le immagini. La crescita e il cambiamento che investono Alice sono improvvisi e irreversibili; la giovane, splendidamente interpretata da Arianna Becheroni, si ritrova al centro di una lotta tra Bene e Male, parteggiando a volte per l’uno a volte per l’altro. Le innumerevoli sfumature del suo personaggio fanno sì che risulti complesso e allo stesso tempo intrigante, ma come lei il resto del cast la cui performance corale si dimostra compatta fino alla fine.

Nomi altisonanti come Adriano Giannini e Dora Romano si affiancano ad attori minori e caratteristi del cinema italiano che portano a termine un lavoro egregio. Da lodare senza remore, a tal proposito, è proprio la sceneggiatura che non perde mai di vista ritmi e obiettivi giungendo ad un finale esplosivo in cui al destino come parole chiave si aggiunge e, forse sovrappone, l’amore incondizionato di una figlia per il padre nonostante tutto. Bang Bang Baby ha un’ottima messa in scena dietro cui è possibile intravedere varie figure tra cui Tarantino e, per la fotografia, Refn. Predominante è, infatti, la luce al neon sotto cui la storia prende una piega decisamente ironica con atmosfere da black comedy, cosa che probabilmente non era la vita della “principessa della ‘ndrangheta” Marisa Merico a cui la serie si ispira. Si rischia facilmente di cadere nella trappola del binge watching, sintomo della qualità decisamente alta -e inaspettata- di questo prodotto tutto italiano di cui c’è solo da andare fieri.