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Awakening the Zodiac

2017
Titolo Originale:
Awakening the Zodiac
REGIA:
Jonathan Wright
CAST:
Shane West (Mike)
Leslie Bibb (Zoe)
Matt Craven (Harvey)

Il nostro giudizio

Awakening the Zodiac è un film del 2017, diretto da Jonathan Wright

La storia del crimine è costellata di temibili figure la cui popolarità ha raggiunto livelli tali – in molto casi toccando addirittura i limiti del divismo – da generare attorno a esse un’aura di autentico culto. Tuttavia, coloro che paiono riscuotere il maggior successo ell’opinione pubblica sono quei criminali o assassini che, per un motivo o per l’altro, sono riusciti a occultare opportunamente la propria identità, raggiungendo uno status quasi mitologico. Ed è appunto a uno dei più misteriosi e torbidi personaggi dell’oscura cronaca nera americana di fine anni ‘60 che Jonathan Wright si è rivolto per dar vita ad Awakening the Zodiac, mediocre quanto faticosamente ambizioso thriller che tenta maldestramente di riattualizzare la terribile quanto affascinante figura del “Killer dello Zodiaco” (conosciuto semplicemente come Zodiac). Questo celeberrimo assassino seriale, rimasto sino a oggi sconosciuto, tra il dicembre 1968 e l’ottobre 1969, gettò letteralmente nel panico gran parte della California, con oltre 37 vittime accertate, ingaggiando con le forze dell’ordine un’autentica guerra di provocazioni a suon di messaggi cifrati inviati ai maggiori organi di stampa.

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Tentando disperatamente di evocare un corpus di atmosfere rugginose e malsane che dall’America di frontiera di Tobe Hooper e Rob Zombie conducono sino a True Detective, Awakening the Zodiac narra del ritrovamento, all’interno di un deposito messo all’asta, di un misterioso stock di pellicole amatoriali da parte del giovane Mike (Shane West), il quale si rende presto conto che il materiale d’archivio rinvenuto altro non è che una terrificante cronaca filmata di una serie di atroci delitti commessi da uno sconosciuto incappucciato. Convincendosi che il contenuto dei filmati possa in qualche modo riferirsi ai celebri delitti del serial killer Zodiac, Mike, grazie all’aiuto del socio Harvey (Matt Craven) e della giovane moglie Zoe (Leslie Bibb), Mike inizia a indagare, ma ben presto eventi inquietanti iniziano a funestare le vite del piccolo gruppo di detective, forse presagio di un antico male risvegliato dal lungo sonno. Parafrasando il noto detto popolare, Awakening the Zodiac pare volerci mettere in guardia dal risvegliare il serial killer che dorme, in questo caso illustrando un’estenuante detection amatoriale che si porta via oltre tre quarti dell’intera durata e che conduce, infine, a un epilogo maldestramente ipercinetico di violenza tarantiniana, in cui viene compiuta la deprecabile quanto inefficace scelta di svelare la (presunta) identità del celeberrimo assassino.

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L’unico effetto ottenuto è quello di rendere ancora più inverosimile e indigesto un impianto narrativo che, già di per sé, il povero Wright – evidentemente più a suo agio con i cicli di commedie romantiche natalizie e i thriller televisivi della domenica – dimostra di non essere in grado di gestire a dovere. Seppur esteticamente suggestivo e ben strutturato nel dosare la componente thrilling con iniezioni di sporadico humour nero, Awakening the Zodiac è lontano anni luce dal suadente e filologico Zodiac, non solo per il diverso approccio narrativo rivolto al soggetto di base, ma soprattutto perché, laddove David Fincher sceglieva di affidarsi a un’onesta quanto efficace ricostruzione filologica di enorme peso e qualità tecnico-drammaturgica, Wright opta invece per una libera re-interpretazione contemporanea, che si rivela nulla più che un modesto prodotto di genere senza alcun valore specifico. Gli ultimi fotogrammi, infine, affossano il tutto con un twist così telefonato che quasi non ci si accorge che il film sta ancora scorrendo, nonostante lo spettatore si sia già da tempo alzato dalla poltrona.