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Atlanta

2016
Titolo Originale:
Atlanta
CAST:
Donald Glover (Earnest "Earn" Marks)
Brian Tyree Henry (Alfred "Paper Boi" Miles)
Keith Stanfield (Darius)

Il nostro giudizio

 Atlanta è una serie televisiva americana del 2016 creata e interpretata da Donald Glover per FX.

Atlanta ha debuttato negli Usa il  6 settembre 2016 e in Italia viene trasmessa dal 19 gennaio 2017 su Fox. Nel gennaio 2017 ha vinto il Golden Globe come miglior serie commedia o musicale e Glover ha ottenuto lo stesso premio come attore in una serie commedia. Si presenta come un prodotto diverso da qualsiasi altro mai visto in tv, che inizia con il racconto della storia di Earn (eccezionale Donald Glover, anche se forse  la presenza di un vero idolo rap, magari un Childish Gambino, poteva essere di impatto ancora maggiore), un emarginato che da Princeton ritorna a casa, ad  Atlanta, dove scopre che suo cugino Alfred detto Paper Boi (Brian Tyree Henry) sta intraprendendo una carriera musicale di cui lui decide di prendersi cura, per spingerlo a livelli stellari nella scena rap della città. Atlanta è un prodotto fresco ed ambizioso, in cui il mattatore unico è lui, proprio il personaggio interpretato da Donald Glover (anche produttore esecutivo  della serie) in un susseguirsi di battute brillanti ed  eccentriche e di riflessioni tempestive e incisive. In quanto commedia introspettiva, surreale  ed oscura, incentrata quasi completamente sui neri, non avrebbe, in realtà, altri show con cui paragonarsi, quasi un unicum nel suo genere, e sebbene sia una storia raccontata in serie, il ritmo è più  meditativo che cinetico, pronto a capovolgere almeno un’aspettativa quasi in ogni scena.

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Anche il pericolo pervade lo spettacolo in una maniera inquietante e la violenza, piuttosto che offrirci spiegazioni o conclusioni, spesso scoppia all’improvviso e con la stessa velocità viene lasciata alle spalle senza alcuna discussione o commento. Ad esempio, quando nell’episodio pilota Paper Boi spara ad un’altra persona, viene lasciato tutto in sospeso, con pochi commenti da parte degli altri personaggi e senza davvero capire se la sua vittima è morta o se lui subirà un processo: niente di tutto questo, perché la violenza è soltanto vita di tutti i giorni e non vuole essere qui in nessun modo una prova ulteriore di sottocultura. Le situazioni di vita nera di tutti i giorni (ma anche no), di fronte alle quali lo spettatore viene posto, sono varie e originali, primo fra tutti l’episodio con protagonista il Justin Bieber dei neri, il cantante ed attore di Atlanta Austin Crute.

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Il quale, se da una parte vuole tirare in ballo l’incontestata adozione della cultura black da parte di Bieber, dall’altra è un’ottima occasione per riflettere sul doppio standard di giudizio nei confronti dei neri che si comportano male verso i bianchi, supportato da potenti linee di dialogo capaci di produrre dubbi e riflessioni sul tema. La musica che accompagna Atlanta è fantastica, basti solo menzionare gli Outkast  o A Tribe Called Quest  che commentano molte scene con brani del loro repertorio che si adattano  perfettamente alle situazioni di questa favola sulla “black experience”. Che non è assolutamente una serie sulla razza ma una  storia a modo suo fiabesca,  con personaggi che non sarebbero mai stati inclusi nel Signore degli Anelli  e che con una magia tutta sua riesce a riportare a casa il suo eroe Earn/Frodo.